Perugia, collaborazione Comune – Asad per i giovani

PERUGIA – I giovani e il potenziamento delle loro competenze sono al centro delle priorità del Comune di Perugia, che aderisce a due progetti elaborati dalla Cooperativa Sociale Asad. Il primo dei due progetti, denominato Social Community Lab, prevede un insieme di interventi di promozione, prevenzione e sostegno di natura educativa, destinati alla comunità, con particolare riferimento ai più giovani e alle loro famiglie. Due sono gli ambiti di intervento previsti dal progetto stesso: l’Educativa territoriale e il Welfare generativo.

Con il primo si vuole migliorare i rapporti interpersonali dei minori nei contesti di riferimento, favorendo un cambiamento di mentalità negli adulti che permetta loro di diventare una “comunità educante”. Il Welfare generativo ha, invece, come scopo il benessere familiare dei singoli componenti e la prevenzione del disagio attraverso un servizio di casa di quartiere, volto a favorire l’incontro, lo scambio e l’aiuto tra le famiglie, giovani minori e gli anziani, attivando reti sociali che mettono in comune risorse. Il welfare generativo, in sostanza, è un sistema che valorizza le capacità delle persone e della comunità in termini di solidarietà reciproca.

Il secondo progetto, invece, dal titolo ForgiAmo, verrà realizzato nelle città di Perugia, Verona e Acireale, dove si intende promuovere percorsi di valorizzazione dei talenti giovanili e di contaminazione tra giovani, enti e organizzazioni in termini di competenze e professionalità. In altri termini si punta a creare fucine di innovazione sociale per dare modo ai giovani di fare delle proprie passioni un vero lavoro. Saranno selezionati 60 giovani delle tre città, che verranno messi in relazione con esperti del territorio nei settori dell’arte e design, della cultura, architettura, artigianato, dell’informatica e della digital communication. Quest’ultimo progetto vede come capofila l’ANSPI nazionale, che coordina 1800 oratori in tutta Italia.

Da Palazzo dei Priori evidenziano la condivisione relativamente alla “valenza educativa dei progetti, ritenendola coerente con le politiche giovani intraprese finora dall’ente”. Saranno dunque messe a disposizione competenze e servizi secondo quanto previsto dai progetti stessi.

 

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