Perugia, la Conferenza Stato Regioni taglia i fondi al Sociale. L’assessore Cicchi: “Sono preoccupata”

PERUGIA – L’assessore al Sociale del Comune di Perugia Edi Cicchi plaude alla legge delega contro la povertà, che introduce il Reddito di Inclusione per le fasce vulnerabili, ma manifesta preoccupazione per il continuo taglio dei fondi sociali. Taglio deciso nell’ultima Conferenza Stato – Regioni, che parla di ingenti tagli ai danni del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali e del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza. “Se per il primo a farne le spese saranno ancora una volta le fasce deboli, in particolare i minori soprattutto perché gli interventi obbligatori su disposizione dellautorità giudiziaria dreneranno risorse importanti sul fronte della prevenzione del disagio,  anche a sostegno delle responsabilità familiari,  per quanto riguarda il fondo per la non autosufficienza si annullerà di fatto quanto stabilito e stanziato allinterno della legge per la Coesione sociale e il Mezzogiorno, lasciando quindi sostanzialmente invariato quanto era stabilito negli anni passati per la Non Autosufficienza, ancora una volta a discapito di anziani e disabili che nella nostra regione sono in costante aumento”.

“Tale decisione – continua l’assessore – andrebbe poi a gravare ulteriormente sui fondi necessari e ad assicurare livelli essenziali di prestazioni come i servizi di sostegno alla disabilità  o i contributi per le famiglie con disabili gravissimi. Senza contare le  gravi ricadute sul sistema dei servizi sociali, che sono già, in condizione di oggettiva difficoltà a causa dell’insufficienza di personale, del blocco delle assunzioni e del turn-over, nonché dei limiti alla spesa imposti dalle norme di finanza pubblica. Auspichiamo pertanto  un intervento del Ministero del Welfare con una rivalutazione da parte del Governo della destinazione dei capitoli di spesa,  per consentire  a tutti gli attori coinvolti, Regione compresa,  di adoperarsi per trovare una soluzione che eviti lapplicazione di tagli lineari ad un settore già così in sofferenza”.

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