Spoleto, manifestazione USB: no ai licenziamenti Cementir, riaprire la ex Pozzi

Da USB Spoleto – La Spoleto che non si arrende e abbraccia i lavoratori della Cementir e dice NO alla devastazione sociale della città, dove la disoccupazione affligge quasi tutte le famiglie. Sono stati ricordati i lavoratori della ex Pozzi, la maggiore azienda del territorio che ancora oggi non trova soluzione ai suoi problemi, mentre stanno per finire gli ammortizzatori sociali con cui hanno cercato di mettersi al riparo dalla povertà.

Il Comitato Disoccupati ha ricordato le mancate promesse del Sindaco Caldarelli che a giugno aveva accettato di fare per il mese di settembre un Consiglio Comunale Aperto sui problemi dell’occupazione, impegno non mantenuto. Il rappresentante territoriale dell’Unione Sindacale di Base, Ettore Magrini, ha poi denunciato la sistematica violazione delle norme sulla sicurezza nelle fabbriche in tutta Italia e la morte sul lavoro di molti operai, rendendo omaggio all’operaio della GLS ucciso, mentre picchettava la sua azienda per difendere il lavoro dei suoi colleghi licenziati.

Il messaggio che viene dalla Piazza Garibaldi di ieri è stato: questa manifestazione non è una passerella ma l’inizio a Spoleto di una stagione di lotta che sola potrà restituire lavoro e dignità, è rialzando la testa che si potranno vincere paure e ricatti; chi oggi è colpito dai licenziamenti deve sapere che non è solo e che la parte sana di questa città è al loro fianco. Alla manifestazione promossa dall’Unione Sindacale di Base hanno aderito: Comitato Disoccupati, Casa Rossa, PRC, L’Erica, Terra Umbra.

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