Spreco alimentari, nei ristoranti di Paciano entrano le “Save Bags”

PACIANO – Le “Save bags” arrivano sulle tavole dei ristoranti di Paciano.

Anche il piccolo borgo aderisce al progetto “Food.Waste.StandUp”, che vede l’Umbria, e in particolar modo proprio alcuni comuni del Trasimeno, aree pilota in questa particolare forma di recupero delle eccedenze alimentari.

Il progetto, finanziato con fondi europei e condotto da Federalimentare (Capofila), Federdistribuzione, Fondazione Banco Alimentare Onlus e Unione Nazionale Consumatori, punta a sensibilizzare gli utenti contro lo spreco alimentare. Nello specifico, lo strumento “Save Bag”, realizzato in collaborazione con Cuki Cofresco Srl, è costituito da una vaschetta salva alimenti che consente ai clienti dei ristoranti di portare a casa gli eventuali avanzi del pasto, evitando così sprechi e promuovendo comportamenti virtuosi di recupero del cibo.

Nei giorni scorsi la campagna ha fatto tappa come detto a Paciano dove, nel corso di una cerimonia nella sede municipale, Damiano Marinelli, Presidente dell’Unc Umbria e Lisa Proietti, responsabile dell’Area ‘Progettazione, Ambiente e Territorio’, hanno consegnato ai ristoratori del luogo il necessario quantitativo di “Save Bags”.

Contestualmente alla consegna dei kit ai ristoratori aderenti e di un’informativa sulla procedura gratuita per entrare a far parte della piattaforma di Cuki dedicata al tema, che attualmente rappresenta la più grande community antispreco in Italia, l’U.N.C. Umbria ha messo a disposizione dei Comuni coinvolti anche tutti i prodotti promozionali.

“Non ci si può sentire liberi di sprecare – ha dichiarato Marinelli -. Anche sul nostro territorio ci sono sacche di indigenza; la potenzialità di spesa delle famiglie umbre si è abbassata molto”.

Per la responsabile del Centro Third Millennium, Leslie Busby “lo spreco di cibo è anche indirettamente spreco di acqua e di lavoro umano”. “Bella l’idea – ha poi aggiunto – di trasformare la vergogna di riportare a casa il cibo in vergogna di sprecare”.