Terremoto di Narni, serve ancora un milione e mezzo per chiudere la ricostruzione

PERUGIA  – “Per garantire la copertura, almeno, delle situazioni più critiche, serve una cifra inferiore al milione e mezzo di euro”. È quanto emerso dall’audizione in Seconda Commissione di Palazzo Cesaroni, del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e di alcuni capigruppo consiliari in merito alla ricostruzione relativa al terremoto del 2000 che ha interessato l’area narnese. È stato proprio De Rebotti, dopo aver ringraziato la Commissione per l’invito e per l’interessamento sulla questione, a rimarcare il “finanziamento incompleto relativamente a case totalmente inagibili e non più fruibili. Ci sono cittadini – ha detto – che hanno avuto un trattamento diverso rispetto ad altre analoghe situazioni presenti nel territorio regionale”.

Il presidente Eros Brega ha ricordato, in apertura di audizione, l’iniziativa unanime della Commissione, in occasione dell’approvazione dell’Aula (la scorsa settimana) del disegno di legge della Giunta regionale per la conclusione della ricostruzione legata al sisma 1997 e precedenti, di impegnare la Giunta ad intervenire sul Governo per la predisposizione di azioni utili al completamento della ricostruzione relativa ai terremoti post ’97, tra i quali, Narni, Marsciano e Castel Giorgio. In sostanza, l’auspicio della Commissione è che il Governo permetta l’utilizzo delle risorse in avanzo, stimate in circa 215milioni di euro, previste per la conclusione della ricostruzione del 1997.

Lo stesso presidente della Commissione, Brega, ha assicurato i presenti che, “se l’azione politica della Regione sul Governo non porterà ai risultati sperati, in fase di assestamento di bilancio, cioè entro il prossimo mese di giugno, proporrò ai membri di questa Commissione di predisporre un emendamento per la previsione di risorse regionali per far fronte a quanto richiesto e necessario per questa situazione”. Il quadro storico-analitico della ricostruzione post sisma è stato tracciato dal dirigente ‘Gestione e organizzazione del territorio’ del Comune di Narni, Antonio Zitti. È intervenuto anche il capogruppo comunale di Forza Italia, Sergio Bruschini che ha evidenziato come, tra l’altro, l’emergenza sia “aumentata anche alla luce degli ultimi eventi sismici che hanno portato ad un’aggravamento reale. Ci sono cittadini – ha detto – che hanno già prodotto interventi meritevoli con proprie risorse e che attendono risposte concrete in proposito”.

Nel dibattito dei consiglieri Claudio Ricci ha ricordato che “la scorsa settimana abbiamo approvato il quadro normativo post sisma ’97, una ricognizione complessiva della situazione con l’obiettivo di capire e conoscere le risorse libere per riassegnarle ad altri interventi relativi allo stesso sisma. Le norme non prevedono infatti il loro utilizzo per altri sismi successivi. Quindi la Regione dovrà intervenire in sede governativa per avere una deroga utile all’utilizzo di queste risorse per altri sismi successivi”. Andrea Liberati (M5S) ha detto che si tratta di cifre modeste che, “senza attendere oltre, la Giunta potrebbe anticipare verso chi le ha già anticipate personalmente. Dove trovarle? Ad esempio aumentando i canoni relativi alla centrale idroelettrica operante in quel territorio. Sottolineo anche che la Giunta regionale sta smantellando, invece di consolidarlo, vista la sua importanza per il territorio, l’Ufficio terremoto di Terni”. “Il nostro impegno sarà quello di intervenire, unitariamente al Governo”, ha detto Rometti, mentre Chiacchieroni ha sottolineato la ferma volontà della giunta di so carico delle questioni aperte.

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