In centinaia sul monte Subasio contro la Regione per i motori nei sentieri

Centinaia di soci delle otto sezioni umbre del Club alpino italiano e di altre associazioni escursionistiche e ambientalistiche hanno partecipato domenica scorsa, sul monte Subasio, nel parcheggio Stazzi di Assisi alla manifestazione pubblica “per dire no alla libera percorrenza dei mezzi a motore sui sentieri e sulle strade forestali umbre”. L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo regionale del Cai Umbria insieme ad altre 27 associazioni. Nel corso della manifestazione “è stata ribadita la netta contrarietà alla norma regionale che dallo scorso dicembre ha aperto di fatto la circolazione sulle vie di montagna ed è stata rinnovata la richiesta alla Regione Umbria di rivederne i contenuti”. L’occasione per questa “civile e pacifica” protesta è stata offerta dalla seconda giornata di “Cammini aperti 2024” che, promossa dalla Regione Umbria e da Sviluppumbria, domenica scorsa ha interessato uno dei tratti della via di Francesco del monte Subasio. I soci del Cai erano guidati dalla neo-presidente del gruppo regionale, Maria Luisa Spantini, che è subentrata a Gian Luca Angeli. Sottolineata nel corso della manifestazione “la palese contraddizione della Regione Umbria che in qualità di capofila del turismo slow ha promosso una iniziativa come Cammini aperti, ma che nello stesso tempo approva una modifica alla normativa regionale dannosa per l’ambiente e per turismo slow”. I partecipanti alla protesta hanno ricevuto il sostegno alle proprie ragioni dall’assessore del Comune di Narni Luca Tramini e dal consigliere regionale Stefano Pastorelli, presenti entrambi all’iniziativa.