Mignini Petrini: dopo la protesta riparte il tavolo di confronto

ASSISI – Grazie allo sforzo e al sacrificio dei lavoratori della Mignini, che hanno aderito in massa alla protesta, si è tornati al tavolo (virtuale) coordinato da Confindustria Umbria, dove oggi in videoconferenza, si sono confrontate le rappresentanze sindacali e i rappresentanti dell’azienda Mario Mignini e Antonio Mencolini.
Nella riunione è stato ribadito con forza che il cosiddetto sfuso è un’attività non appaltabile e che come sindacato non rinunciamo a riappropriarci di quei posti di lavoro. Solo assumendo nuovo personale e investendo su formazione e professionalità ci si può garantire una forza lavoro pronta alle sfide future. Abbiamo accolto con favore la disponibilità dell’azienda a discutere di questi percorsi, la stessa azienda finalmente ha ammesso che è necessario mettere mano agli organici e investire sui lavoratori che indossano la divisa della Mignini-Petrini, anche per avere una gestione complessiva dei processi che sempre più caratterizzeranno il futuro prossimo del mondo del lavoro.
L’azienda ha giustificato la scelta della cooperativa inserendola in una esigenza contingente, legata all’emergenza Covid-19, e che quindi è destinata a rientrare una volta superata questa fase. Insomma, basta con gli appalti, ecco perché riteniamo utile per il proseguo delle relazioni sindacali aggiornare la riunione e intraprendere un percorso condiviso, che punti a discutere in maniera chiara sull’occupazione dello stabilimento, sulle cosiddette risorse umane.
Dal nostro canto, come segno di responsabilità e di disponibilità insieme ai lavoratori, attraverso la Rsu, abbiamo deciso di sospendere lo stato di agitazione e lo sciopero di un’ora a fine turno, con l’intento e l’auspicio che ci si riconvochi per dare seguito agli impegni presi.
In ultimo cogliamo l’occasione per ringraziare il Prefetto di Perugia per il pronto intervento che ha saputo mettere in campo a fronte di una nostra chiamata in causa.