Centro d’accoglienza nell’Alto Tevere, violenza sessuale su bimba: condannato 30enne

Un giovane di 30 anni è stato condannato a due anni di reclusione per una vicenda avvenuta in una comunità d’accoglienza dell’Alto Tevere. Il 30enne – all’epoca dei fatti 25enne – si trovava nella struttura per seguire un percorso di recupero. Nella stessa comunità si trovava una mamma con la figlia di 7 anni, quando si consumò un atto di “violenza sessuale”, tramite abbracci, baci e palpeggiamenti. A denunciare la brutta vicenda alle forze dell’ordine fu la mamma della bimba che raccontò di quel giovane che prese in braccio la piccola “stringendola e tentando di palpeggiarla nelle parti intime”. Per la Procura della Repubblica di Perugia tutto ciò avvenne ” con violenza, modalità repentine e inaspettate”.  Il giorno dopo la madre portò la bimba da un medico di base, facendola sottoporre a una visita, ma il sanitario non riscontrò segni evidenti. Il Tribunale,però, dopo aver ascoltato diversi testimoni, ha ritenuto credibile il racconto e la ricostruzione fatta dagli investigatori. Per i giudici si consumò un vero e proprio abuso nei confronti della minorenne. A distanza di quasi sei anni è arrivata la sentenza: due anni di reclusione per il giovane 30enne.