Città di Castello, Bacchetta: “tenere alta la soglia di attenzione”

Città di Castello – “L’Usl Umbria 1 ci ha comunicato che ieri a Città di Castello ci sono stati 26 nuovi positivi al Covid-19 in isolamento contumaciale e 22 casi di guarigione”. Lo ha reso noto stamattina il sindaco Luciano Bacchetta, ribadendo la necessità di “tenere alta la soglia di attenzione rispetto a un’espansione del contagio che al momento resta elevata anche nella nostra città, con percentuali molto consistenti, nonostante sia confortante l’incremento degli ultimi giorni dei casi di guarigione”. “Si apre una settimana importante – ha spiegato il primo cittadino – perché ci sarà da verificare l’esito dell’applicazione per altri sette giorni, fino al 28 febbraio, delle restrizioni della zona rossa nel territorio della provincia di Perugia, che invitiamo di nuovo tutti a rispettare con il doveroso senso di responsabilità, e perché al Cva di Trestina, dove gli operatori sanitari stanno operando al meglio e li ringraziamo sinceramente, continuerà la fondamentale opera di vaccinazione degli ultraottantenni di Città di Castello e del comprensorio altotiberino”. “Ci aspettiamo che la fase di somministrazione del vaccino possa essere completata rapidamente su questa fascia di popolazione, per poter poi passare al resto della comunità residente, a cominciare dalle categorie professionali dei servizi essenziali e da tutte le persone disabili, alle quali riteniamo auspicabile sia data precedenza”, ha puntualizzato  Bacchetta. In questo contesto il sindaco ha rimarcato “l’esigenza che l’Umbria, per la particolare situazione di emergenza che sta attraversando possa ricevere dal Governo la necessaria attenzione in termini di disponibilità di dosi di vaccino”. Il sindaco ha, quindi, espresso di nuovo “vicinanza e incoraggiamento agli studenti e alle loro famiglie, che continuano a sopportare il sacrificio della rinuncia alla didattica in presenza e alla socialità che è indispensabile per i giovani, ma anche agli operatori economici più colpiti dalle pesanti restrizioni della zona rossa, purtroppo inevitabili con i numeri attuali del contagio in Umbria”.