Città di Castello, sventata ennesima truffa sul web, denunciata una coppia

Città di Castello – Al termine di una rapida attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Città di Castello, molto attenti e competenti su questo tipo di “antipatico” crimine, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica, due persone resesi responsabili dell’ipotesi di reato di truffa aggravata in concorso, posta in essere sul web.

 

In questo periodo infatti, anche a causa del lungo lockdown che ha interessato il nostro paese, si sono moltiplicate le attività e le compravendite realizzate tramite i più comuni siti web e, purtroppo, sono anche aumentati i reati posti in essere da parte di malfattori che vedono nella rete terreno fertile per facili guadagni.

 

In tale contesto i Carabinieri hanno denunciato una donna italiana di 48 anni ed un cittadino turco 23enne, entrambi domiciliati nel pisano che, in concorso tra loro, avrebbero indotto un 33enne tifernate a versare in loro favore la somma di € 110 tramite ricarica postepay, con la convinzione di procedere all’acquisto di una Playstation 4 nella sezione “Marketplace” del noto social media “Facebook”.

 

Purtroppo, dopo il pagamento, non vedendo arrivare l’articolo desiderato, il giovane tifernate ha capito di essere stato presumibilmente truffato.

Presentatala denuncia del caso ai Carabinieri della Stazione di Città di Castello, che sempre più spesso si trovano ad effettuare indagini di questa tipologia, gli stessi hanno avviato gli accertamenti del caso, riuscendo a risalire ed identificare brillantemente i due presunti autori della truffa, peraltro già conosciuti dalle forze dell’ordine per simili azioni. La coppia è stata quindi denunciata alla competente Autorità Giudiziaria.

 

Questo tipo di delitto è ormai cresciuto in maniera esponenziale e merita il dovuto approfondimento: nel caso di specie parliamo di pishing che nasce come strumento di reperimento di credenziali bancarie o di carte di credito attraverso canali informatici; poi abbiamo il cosiddetto voice fishing  che, come dice la parola, vede la richiesta di dati bancari o credenziali con chiamate a voce e, in ultimo, troviamo lo smishing che è un’operazione analoga fatta però a mezzo di sms.

Un’altra modalitàvede la richiesta di amicizia di fantomatiche ragazze sulle piattaforme tipo instagram attraverso le quali queste giovani e avvenenti donne trasmettono e richiedono foto e video osé.

Successivamente,scatta il ricatto; infatti, sempre la Stazione di Città di Castello,il 15 gennaio ultimo scorso, ha denunciato un campano 23enne per l’ipotesi di reato di estorsione e accesso abusivo al sistema informatico. In pratica i soggetti, abili hacker, si inseriscono abusivamente nei pc e negli smartphone, attivando da remoto varie funzioni.

 

Nell’ultimo semestre 5 sono state le truffe informatiche scoperte dalla Stazione di Città di Castello e 2 da parte dei militari della Stazione di Citerna.

 

 

Nei casi sospetti o per fugare qualunque dubbio, dunque, la cittadinanza si rivolga subito ai Carabinieri delle varie Stazioni facenti parte della Compagnia di Città di Castello che provvederanno ad ogni incombenza per contrastare l’annoso e sempre più presente fenomeno.