Omicidio di Citerna, si indaga sulla vita privata di Mariel: al setaccio gli ultimi contatti

A Pistrino la conoscevano come “la tedesca”. Ora nella frazione del comune di Citerna, nell’Alto Tevere, si chiedono chi può averla uccisa, chi ce l’avesse con lei e chi può averla ridotta in quel modo. Gli investigatori stanno scavando nella vita privata di Mariel Soethe, la 70enne tedesca ritrovata senza vita all’interno della sua abitazione, dopo che una sua amica aveva lanciato l’allarme. Quando sono entrati i carabinieri il corpo di Mariel era già in stato di decomposizione.  Era arrivata una ventina di anni fa a Pistrino, dove poi è rimasta a vivere. Per ora ci sono due certezze: le tumefazioni al volto che presentava non sarebbero compatibili con una caduta accidentale. La seconda riguarda l’ipotesi di un furto finito male. Anche questa seconda possibilità viene esclusa dagli inquirenti in quanto l’abitazione della vittima era chiusa a chiave, come le persiane e non vi erano segni di effrazione. C’è una ipotesi invece che viene seguita dagli investigatori: Mariel può avere aperto la porta di casa al proprio assassino. I carabinieri hanno comunque in mano il cellulare ed il computer della vittima. Dalla loro memoria i militari dell’Arma sperano di trovare elementi utili all’indagine, ad iniziare dagli ultimi contatti avuti. Poi ci sarà l’autopsia a dare le risposte che gli inquirenti attendono per indirizzare meglio l’attività investigativa. Mariel non aveva figli ed era rimasta a vivere a Pistrino anche dopo la morte del compagno. Abitava in una casa grande dove negli anni ’90 aveva sede un’azienda di confezioni, la Gerry. Dopo la morte del compagno (Emilio Giovagnoli) si era ritirata tra le mura domestiche. Chi l’ha conosciuta la definisce una donna riservata e gentile, garbata e cordiale.  C’è chi parla di dissapori con gli eredi del suo compagno. Si tratta però di parole pronunciate a mezza voce, più un brusio che certezze. La verità la stanno cercando i carabinieri scavando nel passato ed anche nel presente di questa donna che a Pistrino era conosciuta come “la tedesca”.