Salvini a Citta’ di Castello da il benservito a Melasecche e candida Marinelli. Sulla caccia sta con Marchetti

Un Matteo Salvini a tutto campo quello di oggi pomeriggio a Città di Castello, abbronzato e in camicia bianca. Il leader della Lega si presenta sorridente, convinto della bontà delle scelte umbre e in continuo contatto con i suoi rappresentanti regionali, non solo con la governatrice Tesei ma anche con il suo vero punto di riferimento, l’assessore regionale Luca Coletto. É informato su tutto, non si fa trovare impreparato nemmeno sull’ultima polemica tra Lega e Forza Italia, quella sul calendario venatorio che non prevede la pre-apertura. Sulla vicenda Melasecche sta con il partito, sulla candidatura a Sindaco di Città di Castello sta con Roberto Marinelli e sulla rottura dell’alleanza di centrodestra se la prende con gli alleati. Del resto, a suo parere,  la Lega ” in tante città ha già fatto diversi passi indietro”. La vicenda di Enrico Melasecche non ha bisogno di tante interpretazioni: ” Se uno fa l’assessore non può fare il consigliere”, ricorda Salvini. Punto e a capo. Per quanto lo riguarda l’argomento è chiuso, ci penserà ” Donatella Tesei a trovare la soluzione” lui non ci metterà “becco”. Tra l’altro , ha ricordato Salvini, ” in tante regioni è obbligatorio scegliere tra il ruolo di assessore e quello di consigliere, e dove non arriva il buonsenso arriva la politica”. Sull’ultima polemica, sul calendario venatorio, tra Lega e Fi si schiera a fianco del vicesegretario regionale della Lega Riccardo Marchetti che, pochi giorni fa,  ha attaccato duramente il vicepresidente Roberto Morroni di Forza Italia. Salvini ha annunciato che nei prossimi giorni arriverà in Umbria il responsabile nazionale delle politiche venatorie della Lega perché ” su alcune cose la giunta regionale sta dando risposte, su altre le darà “. Sulle elezioni comunali di Città di Castello sta con Roberto Marinelli e boccia severamente la candidatura di Fdi e Fi. Per lui Andrea Lignani Marchesani è una scelta sbagliata in quanto già in passato  è stata bocciata dagli elettori ” perdendo più di una volta e questo non è il modo migliore per guardare al futuro “. Non ha dubbi il leader della Lega: l’avvocato Roberto Marinelli, 45 anni, civico, è la candidatura giusta per battere il centrosinistra. Proprio per questo la Lega ha fatto un passo indietro piuttosto che ” puntare su un uomo nostro”. Con Marinelli si è fatta una scelta ” di apertura alla società civile, mi piacerebbe che anche altri partiti facessero la stessa cosa”. Poi assicura: ” Non porremo veti, le porte sono aperte”.