Domenica a Città di Castello gli oscar dell’olio

 

CITTA’ DI CASTELLO – Domenica 10 marzo verranno assegnati a Città di Castello gli oscar dell’olio ai produttori dell’Altotevere.

Con una cerimonia di premiazione saranno proclamati i 55 migliori oli nobili tra i 150 selezionati in tutto il comprensorio dalla Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere, che ha promosso attraverso una serie di incontri un progetto finalizzato alla valorizzazione dell’attività degli olivicoltori locali e alla riqualificazione della media collina, oggi in gran parte abbandonata, attraverso la coltivazione dell’oliva.

I protagonisti della giornata saranno i tanti produttori amatoriali del territorio, che gestiscono in proprio tutta la filiera produttiva: dalla semina alla raccolta, dalla spremitura all’imbottigliamento.

Un’antica sapienza portata alla ribalta negli ultimi mesi dalla Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere, che con il presidente Sergio Bartoccioni e il vice presidente Antonio Bicchi ha radunato tanti appassionati grazie alla consulenza dell’Associazione Italiana Conoscere l’Olio d’Oliva (Aicoo) e al patrocinio dei Comuni di Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Montone e Monte Santa Maria Tiberina, che hanno condiviso e sostenuto gli obiettivi del sodalizio.

Il Palazzo Bourbon a Monte Santa Maria Tiberina, l’azienda agricola Il Lombrico Felice di Città di Castello e l’Abbazia di Montecorona hanno ospitato serate nelle quali, alla presenza di circa 300 persone e con la collaborazione dei frantoi Bruni di Umbertide e La Canonica di Città di Castello, sono stati degustati e selezionati gli oli ed è stata fatta conoscere una varietà autoctona, la “Borgiona di San Leo”, che potrebbe essere coltivata su larga scala in Alta Valle del Tevere.

Sottoposta ad analisi chimiche, a uno studio del Dna effettuato dal professor Saverio Pandolfi del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e selezionata dall’agronomo Luca Stalteri, la “Borgiona di San Leo” è già stata riprodotta in appositi vivai ed è pronta a una diffusione nelle colline del comprensorio resa particolarmente favorevole dalle sue caratteristiche.

A questo lavorerà la Confraternita dell’Olivo e dell’Olio dell’Alta Valle del Tevere, che domenica celebrerà l’evento finale di un percorso dalle promettenti prospettive.

Il programma della giornata prevede alle ore 16.30 l’offerta dell’olio ai patroni della città nella cattedrale di Città di Castello e alle ore 18.30 il ritrovo al ristorante Dogana Vecchia di Croce di Castiglione.

La serata sarà aperta dal saluto delle autorità e delle confraternite locali, cui seguirà il rito di investitura ad honorem per Giovanni Batta e Marilena Badolato e il convegno con esperti del settore sulle prospettive dell’olivicoltura dell’Alta Valle del Tevere e sulla capacità dell’olio extra vergine di oliva di prevenire malattie. A concludere il programma sarà la cena, con la premiazione degli oli nobili dell’Alta Valle del Tevere.

I 55 produttori finalisti saranno premiati con l’Oliva d’Oro, l’Oliva d’Argento e l’Oliva di Bronzo in base alla qualità, comunque alta, del proprio olio.

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