Gubbio, inaugurata alla chiesa dei laici la mostra retrospettiva su “Memo” Fornasari

GUBBIO – Con il patrocinio,  tra gli altri, del Comune di Gubbio è stata  inaugurata sabato 1 settembre, alla Chiesa dei Laici,  la mostra  retrospettiva “Memo – Una cometa nella galassia dell’arte”  del pittore “Memo” Domenico Fornasari, promossa e organizzata  dall’associazione culturale ‘La Medusa’ e dal Museo Diocesano, voluta dalle  due nipoti di Memo Roberta e Lorella.   Nato a  Mantova nel 1910, l’artista  visse pienamente il periodo delle straordinarie avanguardie artistiche e fin da ragazzo le arti figurative esercitano su di lui un grande fascino ma si interessò anche  di  architettura, teatro, cinema, arredamento, completando così il suo senso raffinato di esteta. Non è la prima volta che le opere di Fornasari approdano a Gubbio,  ma la retrospettiva restituisce il percorso completo di un innovatore animato da una fervida ricerca  stilistica, che  partecipò giovanissimo al movimento futurista, esponendo opere all’internazionale Futurista di Roma del 1932. In quel tempo molte mostre di avanguardia in Italia e all’estero videro Fornasari sempre in linea con i grandi nomi della pittura contemporanea.  La sua carriera si dipana negli anni con una fertile produzione e moltissimi riconoscimenti. Tra  il 1940 ed il 1952 si dedica al cinema, realizzando una ventina di documentari a Roma. Anche l’arredamento gli regala successi, infatti grazie alle sue capacità innovative gli vengono affidati i lavori di arredo di moltissimi appartamenti, negozi e bar. Si occupa anche di design realizzando per la L.A.P. di Grezzana (VR) una serie di oggetti in peltro. Fu un valente tecnico, negli anni cinquanta apre infatti con grande successo una fabbrica di banchi raffreddati a Verona. Nel 1961 torna alla pittura con una mostra alla galleria San Luca di Verona dove espone le sue radiografie cromatiche, nell’aprile dello stesso anno espone a Parigi.Numerose sono le sue mostre collettive e personali nonché le sue partecipazioni a premi. Nel 1967 in febbraio espone a Verona alla Galleria San Luca. L’esposizione, visitata da CarloLevi, è presentata da Lionello Fiumi.  Nel 1978 riceve l’Oscar Internazionale a Milano dove è inserito nel gruppo Comunità degli Artisti Europei insieme a Bay, Buzzi, Brindisi, Campigli, Fontana, Fiume, Fantuzzi, Guidi e Morlotti curato dal Centro Europeo Pubbliche Relazioni di Milano. A Milano riceve il Compasso d’Oro per le creazioni in vetroresina Pioner e casa prefabbricata rotonda. Le opere recentissime di Fornasari sono una pittura pensata in molti anni di meditazione, di studi, di prove e realizzata con metodi e tecniche originali, frutto di pensiero, cultura e sensibilità artistica. Nel 1978 alla Bottega dell’Arte di Caserta, organizza la sua ultima mostra personale. Dal 20 gennaio al 4 febbraio 1979 partecipa alla rassegna “Padania ‘79 – sei artisti del nostro tempo” alla galleria Padania di Reggiolo. Nel 1981 alla 6à edizione del premio Mantova riceve la targa premio della rivista “Noi a Milano”.  Esteta e stilista, è noto come il designer degli oggetti in peltro, per i quali gli sono stati assegnati 18 premi internazionali, e le composizioni strutturali in metallo astratte.  Muore a Verona l’11 ottobre 1982.

 

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