Presentata la 40a Mostra del tartufo bianco di Città di Castello

CITTA’ DI CASTELLO – Tartufi record, showcooking e spettacoli alla Mostra del tartufo bianco di Città di Castello, dall’1 al 3 novembre, che per festeggiare le quaranta edizioni presenta un super cibo, il Trifola finger food, con la trifola dell’Alto Tevere, il Parmigiano reggiano e la Patata deco di Pietralunga. Il Trifola finger food è un’anticipazione di quanto si potrà degustare e comprare durante la 40esima Mostra del tartufo di Città di Castello che per tre giorni propone ristoranti, showcooking, percorsi sensoriali ed enogastronomici a base di questa eccellenza italiana, oltre all’esperienza diretta di cavare il tartufo e conoscere il vero mondo dei tartufai altotiberini. Un’occasione per conoscere Città di Castello, il Rinascimento nell’Umbria medievale, dove Raffaello convive con la contemporaneità dei tre musei di Alberto Burri. Il programma della Mostra è stato presentato in Provincia a Perugia alla presenza del presidente Luciano Bacchetta, che è anche sindaco di Città di Castello, del presidente della Comunità Montana Alta Umbria Mauro Severini, dell’assessore comunale al turismo e commercio Riccardo Carletti, dell’assessore provinciale Erika Borghesi, del consigliere del Comune di Pietralunga Maria Grazia Bartocci, dello chef Andrea Cesari che ha realizzato il Trifola Finger food, di Giuliano Martinelli di Giuliani Tartufi, in rappresentanza delle aziende del territorio, e di Eugenio Guarducci, patron di Eurochocolate che nel primo fine settimana ha ospitato il Trifola finger food per il suo primo esordio davanti a un pubblico vero. “I 40 anni della Mostra di Città di Castello sono un evento non solo per il territorio in cui saranno festeggiati ma per un sistema territorio – ha detto Luciano Bacchetta – e la presenza ad Eurochocolate conferma questa dimensione regionale del tartufo, come motore di crescita. Sono convinto che oltre al prestigioso anniversario, i tre giorni del tartufo a Città di Castello saranno ricchi di grandi attrazioni: da quelle gastronomiche a quelle culturali”. “Grazie alla trifola, che è ormai un brand internazionale – ha detto Mauro Severini – promuoviamo un territorio, ancora poco noto ai grandi circuiti, ma ricco di bellezze artistiche e naturali. Per noi la trifola è un grande attrattore e lo dobbiamo soprattutto ai tartufai senza i quali questa mostra non potrebbe esserci”. “Siamo una terra dai grandi numeri in fatto di tartufo – ha ribadito Carletti –, dove nasce 365 giorni all’anno nelle sue quattro varianti stagionali; abbiamo un tartufaio ogni dieci abitanti e oltre seimila cani che stanno già cercando nei boschi, dato che i pronostici parlano di un’annata memorabile, con grandi pezzature, grandi quantità e prezzi accessibili, per l’andamento climatico molto favorevole alla trifola. Per questo 40esimo abbiamo voluto dedicare alla ricorrenza un cibo che fosse sintesi di eccellenze locali e abbiamo coinvolto il Parmigiano reggiano in questo progetto. Insieme alla gastronomia avremmo anche un calendario di eventi musicali a corredo di un’edizione che nasce speciale”. Andrea Cesari, chef e professore del centro di formazione ‘Bufalini’, ha spiegato la ricetta del Trifola finger food, che ha un ingrediente segreto, e annunciato nei giorni della Mostra sarà possibile degustare il super cibo. Erika Borghesi si è complimentata per il ricco programma sottolineando l’importanza di valorizzare le migliori esperienze, mentre Maria Grazia Bartocci ha auspicato che “l’alleanza in nome delle eccellenze prosegua perché le potenzialità legate all’enogastronomia sono grandissime”.  Eugenio Guarducci ha ricordato come “Eurochocolate abbia fatto una deregulation solo per i tartufai che sono ospiti da sempre. L’amicizia tra cioccolato e tartufo nasce da lontano. Chi verrà dovrà lavorare perché novembre sia un mese di altissima stagione turistica in Umbria perché siamo l’unica regione che ha contemporaneamente olio, vino e tartufi. Sarò a Città di Castello sia il prossimo fine settimana per l’Altrocioccolato, che coniuga diversamente i temi che sono anche nostri, e per la Mostra del tartufo”. Giuliano Martinelli per Giuliano tartufi ha parlato delle sue 34 edizioni di Mostra del tartufo di Città di castello, ricordando come “le realtà imprenditoriali sono cresciute grazie al tartufo anche con le fiere e il cosiddetto banchetto che è un modo per incontrare i clienti e far viaggiare il nostro tartufo nel mondo”. “Il tartufo deve rimanere ancorato al territorio che lo produce e per questo i numeri sono anche garanzia di qualità e di tracciabilità nella provenienza – hanno dichiarato gli organizzatori –. Quaranta edizioni sono un traguardo storico, che vogliamo celebrare da un lato facendo vivere la mostra con eventi di grande richiamo per i turisti; per questo durante la tre giorni abbiamo previsto momenti differenziati di degustazione e ristorazione, adatti a ogni gusto o portafoglio; ringraziamo il consorzio del Parmigiano reggiano e la Patata deco di Pietralunga che hanno accettato la sfida della qualità, progettando insieme a noi un cibo che si presenta come un finger food ma racchiude il segreto della dieta mediterranea: ingredienti di qualità, equilibrio nutrizionale e gusto”.

Il programma. Tanti gli appuntamenti della Mostra a partire dal mercato in piazza Matteotti, con Tartufi Jimmy, Giuliano Tartufi, Penna Tartufi, Il Tartufaro, Mirko Tartufi e Tartufi Martinelli, che proporranno il meglio del tartufo locale e dei prodotti a base di tartufo. In piazza Gabriotti le eccellenze italiane, in largo Gildoni lo showcooking Parola di chef, dove si avvicenderanno chef, degustazioni, lo Slow food con i suoi presìdi, il Comune di San Prospero, partner istituzionale della collaborazione con il Parmigiano reggiano, l’istituto ‘Patrizi-Baldelli-Cavallotti’ con un’avvincente gara tra i ragazzi delle scuole medie per aggiudicarsi il trofeo del primo Junior chef challenge. Grazie al maestro Fabio Battistelli, che ne è curatore, tornerà la seconda edizione di Sulle note del tartufo bianco, con musica e intrattenimento tra cui la presenza di Dario Vergassola nella giornata conclusiva. Sotto il loggiato Gildoni produttori locali a chilometro zero, l’associazione Pro-Bio Umbria, il ristorante Saperi e Sapori dell’istituto Cavallotti-Patrizi Baldelli, la cucina narrativa di Samuele Tognaccioli, i percorsi dello studioso Lorenzo Tanzi e le campagne di informazione della ASL Umbria 1 sui funghi. In piazza Fanti il ristorante della Mostra a cura della società rionale Madonna del latte e della società rionale Riosecco, Il salone del vino nell’atrio del palazzo comunale, a cura di Ais, che quest’anno propone anche il concorso per il Vin santo locale. In corso Cavour il Salone dell’olio a cura della Confraternita dell’olio dell’Alta Valle del Tevere. Confermata anche la card Musei che, nei giorni del tartufo, permette l’ingresso agevolato a tutte le strutture museali cittadine.