Torna il Cantamaggio Ternano con sei carri allegorici

Si riaccendono i riflettori sul Cantamaggio Ternano, che quest’anno spegne 128 candeline. Saranno una settimana di festeggiamenti che inizieranno il 29 aprile e termineranno il 5 maggio. I protagonisti oltre ai carri saranno le canzoni e le poesie maggiaiole, la buona cucina e molto altro ancora. Ma veniamo al Cantamaggio. Da premettere che la 128 esima edizione segna un traguardo importante che fa riflettere su quanto sia importante la tradizione per Terni che non è solo la città dell’acciaio, ma anche delle canzoni maggiaiole e delle poesie. Come ogni anno il 30 aprile saranno 6 i carri che sfileranno per le vie del centro e uno fuori concorso che distribuirà un piatto di penne all’arrabbiata a tutti gli amanti della buona cucina. I titoli dei colossi di cartapesta sono ancora top secret anche se nei cantieri si sta già lavorando alla costruzione. Come sempre l’idea è stata progettata su carta facendo un bozzetto e poi viene sviluppata usando acciaio, gomma piuma, carta e via dicendo. Poi c’è anche la squadra che si occupa delle luci, dei movimenti dei personaggi del carro e dell’impianto elettrico. Come ogni anno su una carro ci lavorano una media di una cinquantina di persone. Intanto da segnalare che si sono aperte le iscrizioni per partecipare al concorso di poesie in dialetto ternano e delle canzoni maggiaiole. La partecipazione è gratuita e per maggiori indormazioni basta scrivere a cantamaggio@alice.it.

Anche il questa edizione – spiega il presidente dell’Ente Cantamaggio Ternano, Maurizio Castellani – nei cantieri i maggiaioli stanno lavorando per la realizzazione dei carri con molti sacrifici anche legati ai costo dei materiali, a cui si cerca di far fronte. Non è semplice e questo l’ho sempre detto. Quello che conta è voler mantenere viva la tradizione che ha portato alla 128esima edizione. Torno a dire che con un piccolo contributo sia da parte del pubblico e del privato la manifestazione potrebbe anche pensare a varcare i confini regionali e nazionali. Noi ogni anno impegniamo risorse per garantire a tutti i ternani il Cantamaggio”.

E’ bene ricordare che il Cantamaggio celebra ogni anno a Terni l’arrivo della primavera e le origini risalgono alla fine dell’800. I Maggiaioli, dei ragazzi che portavano il “maggio” un ramo con dei fiori gialli e una lanterna appesa all’estremità, passavano di casa cantando stornelli e ricevevano in cambio uova, pane, o denaro. Il ramoscello veniva poi piantato in segno di prosperità. Con il trascorrere degli anni la festa è mutata e futuristicamente il presidente Castellani pensa a gemellaggi con altre città che hanno la stessa tradizione.