Umbria, mercato immobiliare: nel 2021 registrate 9.916 compravendite con un aumento del 34,6%

Il 2021 è stato un anno straordinario per il mercato immobiliare residenziale umbro che ha registrato 9.916 compravendite con un aumento del 34,6% rispetto all’anno precedente. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati compiuta da Mauro Cavadenti Gasperetti, componente del Comitato di Vigilanza della Borsa Immobiliare dell’Umbria: “Questa confortante ripresa delle compravendite – puntualizza Cavadenti Gasperetti – è un dato perfettamente in linea con l’andamento nazionale che ha riscontrato 748.000 transazioni ed un incremento del 34% sul 2021.”

I dati sono stati recentemente pubblicati dall’Agenzia delle Entrate nel Rapporto Immobiliare 2022 (mercato residenziale pubblicazioni Omi) che stima il fatturato relativo alle vendite di abitazioni in Umbria in 1.141 milioni di euro con un incremento del 22,5% sull’anno precedente ed una media del venduto di 115.000 euro.

Quasi un umbro su due acquista la propria abitazione ricorrendo al mutuo, infatti sono stati erogati 4.497 finanziamenti pari al 48% del totale delle compravendite, con i seguenti valori medi: capitale finanziato di 105.900 euro, tasso di interesse dell’1,91% e una durata di 23,6 anni.

La Provincia di Terni ha ottenuto un incremento percentuale del 39,8 % contro il 32,7% della Provincia di Perugia sempre riferito all’anno 2020.

 

Provincia di Perugia.

Il numero delle vendite è stato rilevato in 7.180 unità, con una superficie venduta media di 124 mq e una quotazione al metro quadrato di euro 924. La ripresa ha riportato le vendite a livello del 2008 con gli incrementi maggiori che si registrano nelle seguenti macroaree: Valnerina (+86,7%), Eugubino-Gualdese (+57,3%) e Folignate (+46,1%).

Provincia di Terni.

Il numero delle vendite è stato rilevato in 2.736 unità, con una superficie venduta media di 118 mq e una quotazione al metro quadrato di euro 942. L’aumento degli scambi è tornato ai valori del 2008: nel dettaglio si evidenzia il picco della macroarea dell’Orvietano pari a circa il 75%, mentre l’incremento più basso si è riscontrato nell’Amerino con il 14%.

Gli scambi maggiori sono riferiti ad abitazioni di dimensioni grandi, il che è giustificato dall’apprezzamento commerciale di unità immobiliari con spazi ampi pertinenziali, esigenza emersa a seguito delle restrizioni emergenziali.

A cosa è dovuto questo incremento annuale eccezionale?

Per Mauro Cavadenti Gasperetti le cause sono essenzialmente due: “la contrazione causata nel 2020 dall’emergenza pandemica e lo scambio di beni di bassa qualità in previsione di poter beneficiare dei bonus ristrutturazione 110%”.

Visto che nel 2020 c’era stato un arresto della crescita fermata al 2019, si tratta solo di un rimbalzo tecnico?

La ripresa delle vendite è reale e importante, infatti, se rapportiamo i dati del 2021 con i risultati del 2019 si ottengano risultati ottimi: + 28,2% numero vendite, + 14,4% fatturato, + 31,6% numero di mutui con una maggiorazione del 41,8% del capitale erogato.

Per comprendere i volumi di compravendita nei territori della regione è stata creata una tabella (allegata) dove vengono riportati i dati di tutti i 92 comuni umbri, con il numero delle vendite e la percentuale rapportata ai valori 2020 e 2019.