Assisi, Monte Subasio rifiuti e danni mettono a rischio l’ambiente. Barbari in azione senza controlli

di Marcello Migliosi

«Ma proprio un anno fa, eccoti piombare su di noi, dalle più lontane regioni rupestri del Caucaso, dei lupi. Non erano dell’Arabia, no, erano del Nord, e in poco tempo hanno traversato immensi territori. Quanti monasteri hanno requisito! Quanti fiumi si sono visti cambiare l’acqua in sangue umano!… Branchi di prigionieri vennero trascinati via. L’Arabia, la Fenicia, la Palestina e l’Egitto sono in preda al terrore, come paralizzate. Potessi avere anche cento lingue e cento bocche e una voce di ferro, non potrei ugualmente fare una rassegna completa di tutti questi disastri». Magari non sarà proprio come ha scritto san Girolamo, padre e dottore della Chiesa, raccontando del popolo degli Unni, ma di certo sul Monte Subasio, non regna la civiltà. Sono arrivati i barbari! E’ vero, che ci fa un auto con una intera famiglia a far baldoria, e ad arrostire salsicce e costolette di maiale, proprio in mezzo al prato degli stazzi? Per chi non lo sapesse gli stazzi si trovano quasi in cima al Parco del Monte Subasio. Chi ci ha mandato la foto dell’auto – che proprio in mezzo al campo non ci dovrebbe stare – afferma che aveva targa non italiana. Vedete, come siamo bravi? Siccome c’è la Carta di Roma e amenità simili, non diciamo di dove è. Ma chi era lì lo sa e saprà riconoscere la sua vettura, no? Perché non andare a Perugia a Piacere Barbecue? Perché mettersi a sporcare il nostro Parco? Beh, prima raccontavamo di Sofronio Eusebio Girolamo (San Girolamo), che visse tra il 300 e il 400 dopo Cristo. Lui di quei barbari arrivati dalla Siberia racconta, in fondo anche cose buone, noi no! Di questi moderni barbari che riducono il Subasio ad un letamaio, la raccontiamo come Ammiano Marcellino, storico romano tardo imperiale, che narrò degli Unni come dei rozzi bipedi avvezzi a mangiar carne dopo averla giusto scaldata un po’ tra le cosce.

Non basta questo, ce n’è – sul Subasio purtroppo – per tutti i “disgusti“. I rifiuti a sacchetti, su sacchetti, manco dovesse passare la Gesenu a raccogliere l’organico. No, lì non passa!!! Ma passano gli animali che, ovvio, rompono i sacchetti e sparpagliano tutto in ogni dove. Tutto, attenti eh, siamo ottimisti. Quel “tutto” che chi è meno Unno mette dentro al sacchetto, se no la situazione che si presenta è quella che vedete nella foto. Ah, non dimentichiamo mica i “fantasiosi del sesso” che lo vanno a fare proprio lì sul prato degli stazzi. Eh quando la passione ti travolge, ci sta pure, ma dopo, siate gentili, i “reperti” (preservativi usati e saliviettini) portateveli via, ok?

Ne volete un altro po’? Bene, per salire su fino in cima e arrivare alla Madonna della Stella o allo splendido Collepino e a Spello, se non avete un Suv di quelli tosti, meglio non provarci. Asfalto saltato, buche che se ci mettete un bimbo di tre anni, si perde…Uno schifo. Ma scusate, il Parco del Monte Subasio, non fa parte dei tanto osannati parchi del Sistema Umbria? Bene, siccome i soldi alla Comunità Europea noi li diamo con le nostre tasse, chi ha titolo per far rispettare le leggi e per fare manutenzione e migliorie, le faccia ok? Se no, continueremo a rompere le palle all’infinito.

Chi non ama il Monte Subasio alzi una mano!

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