Montefalco, la Corte dei Conti va avanti sul “buco” di bilancio. Pd: “Tesei chiarisca la sua posizione”

La notizia arriva come un macigno: la Corte dei Conti vuole andare fino in fondo sulla vicenda del Comune di Montefalco e chiede un supplemento di istruttoria. La richiesta arriva direttamente al commissario ad acta Marco Belloni, nominato dal Prefetto di Perugia Armando Gradone per la predisposizione del bilancio di previsione 2020.  I giudici di via Martiri dei Lager di Perugia chiedono un supplemento di istruttoria sull’indebitamento dell’ente e sulle prospettive del Comune. Vogliono una ricostruzione precisa del passato e una proiezione sulle prospettive del futuro.  E’ stata proprio la relazione del commissario prefettizio , oltre alla denuncia delle forze di opposizione,  ad attivare l’indagine dei magistrati contabili. La Corte dei Conti fa di più: assegna 30 giorni al commissario ad acta per concludere l’ulteriore istruttoria e inviarla negli uffici di via Martiri dei Lager. Nel frattempo emergono alcuni particolari sulla lettera del Prefetto di Perugia inviata al Comune di Montefalco ( 11 Gennaio) con la quale si intimava l’approvazione del dissesto entro 20 giorni. Venti giorni dalla data di notifica a ciascun consigliere comunale. Il tempo scadrebbe quindi a fine mese ma, all’improvviso, è emersa una novità. Due consiglieri comunali avrebbero ritirato la lettera soltanto martedì 19 gennaio, allungando così il tempo a disposizione dell’amministrazione comunale. A questo punto il conteggio dei 20 giorni si concluderebbe intorno al 7-8 febbraio. Un fatto che ha scatenato polemiche e prese di posizione. Per la minoranza si tratta di un ” comportamento irresponsabile che blocca ulteriormente il Comune”. Infatti l’amministrazione comunale sarà costretta per il secondo anno consecutivo a ricorrere  all’esercizio provvisorio, non avendo un bilancio approvato.  Scelta che provocherà, ricorda la minoranza, ritardi nei pagamenti e nei servizi essenziali. Sulla vicenda di Montefalco interviene anche il gruppo regionale del Pd che chiede alla Presidente Tesei,  all’epoca dei fatti contestati Sindaco di Montefalco, “di chiarire la sua posizione e riferisca in merito alle sue responsabilità”. I democratici di Palazzo Cesaroni ricordano che ” dopo averlo negato più volte pubblicamente e dopo mesi di fuga dalle proprie responsabilità  da parte dei protagonisti, l’interessamento della Corte dei Conti al dissesto del Comune di Montefalco certifica, se ancora ce ne fosse bisogno, che il rosso milionario nel bilancio è tutt’altro che una casualità contabile”. Gli esponenti del Pd sostengono che la Presidente Tesei, Sindaco per dieci anni di Montefalco, ” si è sempre rifiutata, trincerandosi dietro al silenzio,  dopo aver dichiarato il falso in campagna elettorale.  La richiesta della magistratura contabile è un atto che vuole chiarire le origini di un disavanzo oggettivamente enorme, per una città che conta neanche 6 mila abitanti”. L’opposizione di Palazzo Cesaroni ricorda, inoltre, che si tratta ” di un buco , come ripetuto più volte anche dal Sindaco Titta, da poco in carica al posto della Tesei, che ha origini lontane”. A questo punto , sostengono i consiglieri del Pd,  sarà la Corte dei Conti a chiarire le responsabilità dei fatti, i cittadini devono però aver chiare le responsabilità politiche della vicenda. Una commedia con i protagonisti che si ostinano a rimanere aggrappati al palcoscenico, evitando di convocare il Consiglio comunale che dovrebbe portare al tanto grave quanto ineluttabile finale”.  Concludono i consiglieri di opposizione: ” Una colpa grave anche per l’attuale maggioranza, che invece di prendere atto della situazione e votare il dissesto, sembra asserragliata  nel palazzo, cercando ogni cavillo per prendere tempo in attesa di qualche soluzione piovuta dal cielo”.