“Sei brutto, girati verso la finestra”. Maestro choc a Foligno verso un bambino di colore. Il ministro: “Gravissimo”

FOLIGNO – Un caso di una gravità impressionante, in un ambiente che dovrebbe essere inviolabile e sacro e che invece si è prestato a situazioni di questo tipo. Il fatto, reso noto da Tuttoggi.info, si è verificato a Foligno, nella Direzione didattica terzo circolo, di Monte Cervino.

Un maestro, stando a quanto emerso, ha costretto un bambino di colore a voltarsi alla finestra additandolo come brutto. E avrebbe chiesto anche il parere degli altri alunni. Episodio ripetuto con la sorella. I piccoli, scandalizzati, si sono rivolti ai genitori ed il caso è emerso. Il docente si sarebbe giustificato parlando di un esperimento sociale. Si starebbe muovendo anche il Comune, di certo anche la dirigente scolastica.

“Un episodio che, se confermato, risulterebbe gravissimo, soprattutto se si pensa che è accaduto a scuola, luogo, come ha avuto modo di dire il Presidente della Repubblica Mattarella, “di crescita, di incontro, di conoscenza reciproca, dove si sperimenta la vita di comunità, il senso civico” – dice la Garante per l’Infanzia e l’adolescenza Mariapia Serlupini – La scuola contribuisce, infatti, in modo determinante a radicare valori, è motore di cultura, di libertà, di uguaglianza sostanziale. Mi chiedo, quando accadono fatti come questi, quale società, quale futuro stiamo costruendo e quale esempio offriamo a questi giovani cittadini.  Come Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Umbria, mi attendo che venga fatta chiarezza e che accadimenti di questa gravità vengano non solo stigmatizzati, ma severamente puniti”.

Il caso finirà anche in Parlamento. E’ l’onorevole Nicola Fratoianni ad annunciarlo con un post su Facebook: “Stamattina ho appreso dalla stampa una notizia che se fosse vera sarebbe gravissima. Pare che in una scuola di Foligno, la città in cui vivo, un maestro appena entrato in classe abbia additato un bimbo nero e abbia chiesto alla classe se fosse brutto. Non contento, poi, lo avrebbe costretto a stare tutto il tempo rivolto verso la finestra, per non guardarlo.  Avrebbe fatto la stessa cosa con la sorellina, che frequenta un’altra classe dello stesso istituto. Interrogo subito il governo, perché su una vicenda del genere è sempre bene vederci chiaro, fino in fondo. Voglio sapere innanzitutto se questa mostruosità è per davvero accaduta e in che modo. Io mi auguro di no, per il bene di tutti. Ma se fosse vero, l’insegnante andrebbe immediatamente sospeso. Un’ultima amara considerazione: fino a qualche tempo fa, una cosa del genere non sarebbe nemmeno stata immaginabile. Oggi è tutto sdoganato, è tutto possibile. C’è un clima tale per cui un maestro si sente in diritto in uno dei luoghi fondamentali dello Stato di esprimere razzismo e cattiveria nei confronti dei bambini.  Sappiate che di questo passo non resterà più nulla della società italiana e della convivenza civile. Giù le mani dai bambini”.

Marini – La presidente della Regione Catiuscia Marini parla su Facebook: “Sono in attesa di conoscere la comunicazione ufficiale degli organismi preposti , è opportuno che questa comunicazione arrivi in tempo rapido (MIUR e relative articolazioni). L’episodio così come ora emerge dalla ricostruzione giornalistica è gravissimo ed estraneo ad una cultura diffusa di rispetto che la terra umbra e la sua gente ha sempre avuto. Ma siamo anche preoccupati di un clima crescente di ostilità e razzismo che si diffonde anche nelle nostre comunità e che ogni giorno proviamo a contrastare. Lo faremo anche questa volta esprimendo non solo solidarietà ai bimbi e alla loro famiglia ma reagendo con decisione a comportamenti così gravi e diseducativi. Conosco il lavoro immenso che ogni giorno fa la scuola pubblica con i suoi docenti e personale e so che la scuola troverà la giusta e ferma risposta a questa gravissima vicenda”.

Porzi – “Estremamente preoccupante e da condannare l’episodio che si sarebbe verificato a Foligno, in una scuola elementare, dove un bambino di colore sarebbe stato costretto dal maestro a voltarsi verso la finestra e additato come ‘brutto’”. Così la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, appresa la notizia. “Si tratterebbe di un fatto di una gravità inaudita – dice la presidente Porzi – che avrebbe riguardato un ambiente, come quello della scuola, in cui gli insegnanti dovrebbero essere baluardi nei valori di convivenza civile, rispetto delle regole e rispetto reciproco. Nonostante il docente abbia parlato di un ‘esperimento sociale’, il gesto resta di una gravità e di una pericolosità impressionante. E’ il momento di fermarsi e di provare a riflettere su dove stiamo andando”.

I frati – Episodi anacronistici fuori dal tempo, fuori dalla storia, fuori dall’umanità. In merito a quanto successo nella scuola di Foligno auspichiamo si faccia chiarezza e se fosse confermato quanto accaduto ha dichiaratil Custode del Sacro Convento di Assisi, padre Mauro Gambetti – chi ha responsabilità prenda seri e significativi provvedimenti. Qualsiasi forma di xenofobia va condannata e perseguita“. Il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, Padre Enzo Fortunato, ricorda anche che “la città di Foligno ci ricorda uno dei gesti più inclusivi della vita di San Francesco quando vendette tutto per dare dignità all’uomo”.

Il ministro – Da Facebook interviene il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Sul caso di #Foligno ho immediatamente attivato l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria per effettuare le opportune verifiche. Saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Da condannare”.

 

 

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