Boom di overdose a Terni: arrestato pusher

TERNI – Nel ternano negli ultimi giorni si è assistito a una serie di episodi di droga che hanno determinato un vero e proprio boom da overdose. L’ultimo in ordine cronologico, è accaduto qualche giorno fa quando un uomo dio mezza età, è stato trovato in fin di vita lungo le sponde del fiume Nera, sotto ponte Carrara a seguito di un overdose. Il fatto è accaduto in una zona notoriamente ricca di siringhe tanto che la polizia si affrettata a segnalarle al servizio dell’Asm che si occupa della raccolta. Ed è da qui che è scattato un blitz dei carabinieri della compagnia di Terni guidati dal capitano, Alessio Perloca, che ha permesso ai militari di bloccare uno spacciatore di venti anni di origini tunisine,  che ancora aveva addosso parecchie dosi pronte per soddisfare i numerosi clienti. Gli sono stati ritrovati 1500 euro in contanti che aveva in tasca. La prova provata del fatto che la provenienza era sicuramente legata all’attività di spaccio. Finito il manette, il tunisino, senza precedenti penali e senza alcun titolo per stare in Italia, aveva chiesto asilo ma gli era stato negato e il provvedimento notificato insieme all’invito a lasciare il Paese. I carabinieri lo hanno fermato in flagranza di reato mentre vendeva la droga ad un ragazzo. Addosso aveva 15 grammi di eroina, già suddivisi in oltre 30 dosi, 3 grammi di cocaina confezionati in 7 bustine, 1 grammo di hashish e il denaro contante. Il 20enne viene arrestato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e passa la notte in una delle camere di sicurezza della caserma di via Radice. Sabato mattina l’udienza per direttissima, con il giudice che, dopo aver convalidato l’arresto, lo rimette in libertà in attesa del processo. Ora gli investigatori indagano a ritmo serrato per accertare l’eventuale legame tra il pusher e i recenti casi di overdose che si sono verificati in città. In questo ultima anno sembra che l’uso dell’eroina sia tornato nel mercato in maniera importante, dati confermati anche del lavoro delle squadre specializzate Asm. L’anno scorso, solo nel comune di Terni, hanno raccolto ben 39 chili di siringhe, esattamente il doppio di quelle che avevano recuperato nel 2016. E che corrispondono a 5mila “buchi”. E le telefonate che hanno sollecitato l’intervento dell’Asm per il recupero delle siringhe in un anno sono state oltre 130. Saranno le indagini ora a fare chiarezza su questo ritorno di un fenomeno che sembrava essere passato in secondo piano e che invece è tornato alla ribalta.

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