Narni, tre giovani nomadi denunciate

NARNI – Fra le varie attività che l’Arma mette in campo per realizzare un valido servizio di controllo del territorio che possa efficacemente prevenire e reprimere la commissione dei reati in genere ed in particolare quelli predatori è fondamentale la verifica del flusso di soggetti provenienti da fuori provincia o fuori regione che danno vita al cosiddetto fenomeno del “pendolarismo criminale”. Uno dei principali snodi di passaggio a livello provinciale di tali soggetti è lo scalo ferroviario di Narni Scalo, oggetto di monitoraggio continuo in primis da parte dei militari della locale Stazione Carabinieri ma anche degli equipaggi in divisa ed in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Amelia.

La stazione ferroviaria in questione e le aree immediatamente limitrofe vengono infatti quotidianamente perlustrate dagli equipaggi dell’Arma per intercettare in particolare le numerose donne, provenienti dai campi nomadi del Lazio e soprattutto della Capitale, che si rendono spesso responsabili di reati contro il patrimonio, quali furti in appartamento o con destrezza nei confronti delle persone anziane, avvicinate talvolta con la falsa promessa di rapporti sessuali. Nel 2017 sono state complessivamente oltre 10 le ragazze nomadi alle quali, bloccate dall’Arma proprio in quella zona, è stato proposto e notificato il foglio di via obbligatorio. Negli stessi dodici mesi sono state invece deferite in stato di libertà per inottemperanza al provvedimento di allontanamento ben 30 donne che, già destinatarie di foglio di via dal comune di Narni, erano state controllate nuovamente dai Carabinieri nella medesima “zona calda”. Dall’inizio dell’anno sono già 3 le nomadi sorprese, nell’ambito dei controlli dell’Arma locale, all’interno e nei pressi della Stazione Ferroviaria di Narni Scalo.

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