Arriva “Super green pass”, esteso a tutti i lavoratori: sanzioni pesanti. Giorgetti smentisce i governatori leghisti
Dopo sanità e scuola tocca ai dipendenti pubblici. Poi sarà la volta federazioni sportive , enti di previdenza e istituti culturali. Si parte con i dipendenti della pubblica amministrazione ma non è escluso che si riesca a chiudere questa settimana anche sul settore privato, arrivando così all’obbligo del certificato verde a tutto il mondo del lavoro. Alla fine si potrebbe arrivare ad un decreto unico che tenga dentro i lavoratori autonomi, professionisti e i fruitori dei relativi servizi. Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, proprio ieri, ha detto che ” estendere il green pass a tutti i lavoratori è un’ipotesi in discussione perché l’esigenza delle aziende è di avere la sicurezza per chi opera nei reparti”. Una presa di posizione che sembra voler prendere le distanze da quella di Salvini e di alcuni governatori , come la presidente dell’Umbria Donatella Tesei, contrari all’estensione del certificato verde. Del resto, l’autunno è alle porte, c’è la necessità di spingere sui vaccini e aumentare il più possibile il numero di cittadini immunizzati. La soglia del 90% va raggiunta entro quattro-cinque settimane, prima che il ritorno del freddo faccia aumentare la circolazione del virus e delle varianti. C’è poi un’altra novità in arrivo: le sanzioni, sia di carattere pecuniario che amministrativo, aumenteranno. Si parla di multe dai 400 ai 1.000 euro per i dipendenti pubblici e la sospensione dallo stipendio. Mentre sulla pubblica amministrazione è stato tutto deciso resta da perfezionare l’intesa sul privato. Il Ministro del Lavoro sta predisponendo una bozza da sottoporre a Draghi e in questi giorni sta trattando con sindacati e Confindustria per trovare un denominatore comune. Se tutti i nodi saranno sciolti entro giovedì , molto probabilmente si farà un decreto unico che tenga insieme lavoro pubblico e privato. Insomma, un super green pass che porterebbe di fatto l’Italia e l’Umbria a un passo dall’obbligo vaccinale. Diversamente Draghi procederà per step, prima il pubblico e poi il privato.