Ballottaggi decisivi per il centrodestra, rischiatutto del centrosinistra a Umbertide: due settimane cruciali per le forze politiche umbre

Il centrodestra umbro esce dal primo turno di questa tornata elettorale con due successi (Trevi e Cannara) mentre il centrosinistra conferma Corciano, Passignano sul Trasimeno e Monte Santa Maria Tiberina. Il Pd è già fuori dai giochi a Terni, perde una rocca forte come Trevi e deve sperare sul secondo turno per provare a strappare Umbertide al centrodestra. L’esito del voto ha dimostrato in Umbria che il centrodestra non ha esaurito la luna di miele con gli elettori mentre il centrosinistra non ha dimostrato la capacità di costruire un’alternativa credibile. Il Movimento Cinquestelle, a sua volta, raccoglie l’ennesimo risultato mediocre alle Amministrative. In Umbria, come nel resto del Paese, per ora non c’è stato alcun “effetto Schlein” e il Partito democratico non appare in grado di guidare un processo di sintesi che dia vita a un’alleanza (vedi Terni).  Se nella città dell’acciaio Pd e M5S fossero andati uniti oggi il verdetto sarebbe stato completamente diverso: sommando il 22,18% di Kenny e il 10,97% di Fiorelli il fronte progressista e riformista sarebbe andato al ballottaggio con un 33% che lo rendeva assai competitivo, anche alla luce del risultato del candidato di centrodestra che si è fermato al 35,52%. Scelte irresponsabili e miope, invece, collocano il centrosinistra ai margini della scena politica ternana. “Le forze politiche alternative alla destra hanno perso, se fossero andate unite avrebbero vinto dovunque”, denuncia il coordinatore regionale dei Cinque stelle dell’Umbria, Thomas De Luca che invoca “un’operazione verità su quanto accaduto nei mesi scorsi”. In queste ore, sono in molti a chiedere le dimissioni dei responsabili di tale disfatta. Fra due settimane si capirà se il centrodestra potrà cantare veramente vittoria. Se vincerà i due ballottaggi (Terni e Umbertide) allora potrà esultare  e annunciare l’ennesima vittoria nell’ex regione rossa. In caso contrario, invece, si aprirebbe un periodo di tensioni e malumori che potrebbero mettere a rischio la tenuta della coalizione stessa. In caso di sconfitta a Terni e Umbertide la tornata elettorale del centrodestra si trasformerebbe in una vera e propria debacle con conseguenze pesantissime sul livello regionale. Al centrosinistra, per evitare un fiasco totale, non resta che vincere a Umbertide, riconquistando una storica roccaforte. Impresa difficile ma non impossibile: il distacco tra il sindaco uscente Luca Carizia (Lega) e lo storico medico di famiglia Sauro Anniboletti (centrosinistra) è di 14 punti. Novecento voti di differenza, 3016 quelli presi da Carizia e 2.095 quelli riservati al candidato di centrosinistra. Sul fronte del centrodestra c’è da registrare una buona tenuta di Fratelli d’Italia (17,61% a Terni,  16,92% a Corciano e 15,19% a Umbertide); il tracollo della Lega (4,21% a Terni, 1,91% a Corciano e 11,38% a Umbertide dove esprimeva il candidato sindaco); la modestia di Forza Italia (benino a Terni con il 6,43%, male a Corciano 3,70% e Umbertide 2,20%). Nel centrosinistra il Partito democratico si ferma al 15,35% a Terni, raggiunge il 23,12% a Umbertide e va oltre il 28% a Corciano. Anche questi dati dimostrano le difficoltà del partito a Terni. Il Movimento 5 Stelle prende un risicato 6,6% a Terni, un modesto 4,32% a Corciano e un ridotto 2,61% a Umbertide.