Buco di bilancio sanità, disavanzo di oltre 84 milioni di euro: “Situazione drammatica da chiarire, no operazioni maquillage”
“La delibera di Giunta regionale numero 448 dell’ 11 maggio scorso arriva a mettere un punto fermo rispetto alle indiscrezioni che, da settimane, circolano sullo stato dei conti del sistema sanitario regionale, certificando una situazione drammatica che necessita di essere chiarita e affrontata al più presto”. Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori, Fabio Paparelli e Donatella Porzi. “I conti del preconsuntivo 2021, relativo alle aziende sanitarie regionali – sottolineano – manifestano, con tutta evidenza, un disavanzo di oltre 84 milioni di euro, nonostante gli extra trasferimenti straordinari ricevuti per la gestione dell’emergenza sanitaria”. I cinque consiglieri del partito democratico ricordano che si tratta ” di una cifra che viene giustificata (dalla giunta regionale ,ndr) sulla base dei costi, evidentemente fuori controllo, che sono stati sostenuti durante la gestione dell’ epidemia da Covid 19, oltre che dalle maggiori spese del Sistema sanitario regionale a garanzia dei Lea, nonché dall’aumento della produzione delle aziende ospedaliere regionali “. Subito dopo arriva l’affondo sulle ultime decisioni della giunta regionale, criticate in queste ultime ore anche da alcune associazioni di categoria delle imprese umbre. ” Attraverso una operazione di maquillage contabile si punta a risanare questa voragine – spiegano i consiglieri Dem – dopo aver rastrellato 8 milioni di euro dai capitali destinati allo sviluppo delle imprese e con una ricollocazione dei flussi finanziari relativi alla gestione sanitaria accentrata dell’esercizio 2020-2021, che vengono ridestinati alle aziende sanitarie regionali in funzione di una maggiore produttività, ma solo relativamente all’anno 2021. Tradotto: si tratta di una operazione una tantum che serve a tamponare contabilmente e solo temporaneamente il buco di bilancio. Per altro si arrivano a smobilitare i fondi accantonati nel passato oltre che le premialità riconosciute in virtù del benchmark del 2018, ciò a riprova della corretta gestione precedente”. Ma ci sarebbe una preoccupazione in più, a parere dei cinque rappresentanti dell’opposizione. ” Ciò che adesso ci preoccupa – aggiungono – è il fatto che, al momento, non è chiaro se le fonti di copertura individuate siano state o meno approvate dal Mef e se, in particolare, le risorse che si intendono ricavare dai payback della spesa farmaceutica degli ultimi tre anni, rappresentano entrate certe o sono invece anora suscettibili di scostamenti derivanti dai contenziosi in atto”. Per tutte queste ragioni il gruppo del Pd chiede – come sta ormai sollecitando da tempo – alla giunta regionale di fare chiarezza sull’intera vicenda .