Caos M5S verso la scissione: anche in Umbria tanti tentati dall’addio. De Luca con Conte, Gallinella con Di Maio

Per il movimento 5 Stelle è un brutto momento, questa volta rischia seriamente di dividersi. La contrapposizione tra dimaiani e contiani è forte, forse ormai irrimediabile. I dimaiani dicono di provare “imbarazzo” nelle scelte dell’ex premier che sta “conducendo il Movimento verso posizioni sempre più radicali”. Continuando così, dicono i dimaiani, ” ci farà sparire”. I contiani, invece, hanno deciso  di “processare” Di Maio davanti al Consiglio nazionale perché con il suo atteggiamento “infanga i Cinque Stelle”. Di fronte a questo scenario è partita inevitabilmente una conta per comprendere la portata di una probabile scissione. Se scissione sarà una buona fetta di parlamentari, consiglieri regionali e dirigenti del Movimento sul territorio seguirà il ministro degli Esteri verso un nuovo progetto, da collocare sicuramente nell’ambito del centrosinistra. Tanto che si sta parlando con insistenza di un asse tra il Sindaco di Milano Beppe Sala, l’area non massimalista dei grillini guidata proprio da Di Maio e l’area  governista di Forza Italia, a cominciare da Mara Carfagna e Mariastella Gelmini. Un polo, quindi, che aiuti il centrosinistra contro populisti e sovranisti, alleandosi almeno nei collegi uninominali. Del resto il partito del miracolo del 2018 (M5S) naviga adesso tra il 5 e l’8 per cento. Una svolta di questo tipo quali ripercussioni avrà in Umbria ? La prima cosa da sottolineare è che il Movimento – in Umbria – si trova dinanzi ad un vero e proprio crollo di consensi. Alle elezioni comunali di Todi si è attestato su un misero 1,6%, appena 118 voti, mentre a Narni si è fermato al 6%. Stessa musica pochi mesi fa: a Città di Castello 2,3%, ad Assisi 4,7%, a Spoleto 4,1%. Per il Movimento 5 Stelle le ultime tornate elettorali rappresentano anche in Umbria il punto più basso di sempre. Numeri desolanti, che fanno aumentare a dismisura la preoccupazione per le prossime elezioni politiche perché in Umbria il rischio di finire sotto la soglia psicologica del 10% è assai alto. In caso di scissione cosa faranno i parlamentari umbri e il consigliere regionale Thomas De Luca ? Due sono i deputati del M5S eletti in Umbria ( Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella) entrambi al secondo mandato mentre al Senato fu eletto Stefano Lucidi, passato poi con la Lega di Salvini. Proprio in questi giorni, Beppe Grillo, ha ribadito lo stop al terzo mandato. Se sarà rispettata una delle poche regole auree rimaste del M5S delle origini, i due deputati umbri dovranno dire addio alla ricandidatura. L’onorevole Filippo Gallinella, presidente della commissione agricoltura, in caso di scissione sarebbe pronto a seguire Di Maio mentre non si hanno notizie sulla perugina Ciprini. Altra musica invece in consiglio regionale:  Thomas De Luca resterebbe fedele alla linea Conte-Grillo. Del resto il consigliere regionale, ternano, è stato scelto proprio da Conte come suo referente regionale del M5S. ” Dobbiamo rimboccarci le maniche – ha detto subito dopo la nomina – umilmente e pazientemente, in questo nuovo percorso con i valori che ci hanno sempre guidato”. Quei valori che il ministro degli Esteri considera ormai sotterrati. Lo spettacolo che il Movimento 5 Stelle sta offrendo in questi giorni non spinge sicuramente al bene.