Caro carburanti, la Finanza intensifica i controlli sui prezzi: più di 100 distributori ispezionati in Umbria

Per evitare fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti la Guardia di Finanza continua a monitorare la situazione. L’attività è volta a verificare le ragioni degli aumenti ed individuare eventuali responsabilità. Del resto, benzina e gasolio sono fuori controllo dopo l’aumento delle accise e in molti chiedono di indagare sui prezzi allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini. In Umbria sono stati controllati oltre 100 distributori, soprattutto nel periodo di ferragosto e del controesodo. Sono state elevate una decina si sanzioni. Altissima l’attenzione dei residenti che durante il mese di agosto hanno più volte segnalato alle Fiamme gialle dell’Umbria presunte irregolarità o anomalie: prezzi molto diversi tra distributori della stessa città o assenza di una chiara esposizione dei prezzi. I controlli, con un piano d’azione che riguarda tutta Italia, andranno avanti fino alla fine dell’anno. Tre le violazioni maggiormente contestate dalla finanza: mancata esposizione dei prezzi, difformità di quelli praticati rispetto a quelli indicati, inosservanza degli obblighi di comunicazione all’Osservaprezzi carburanti, il servizio on line del ministero delle Imprese che consente di sapere in tempo reale i prezzi di vendita praticati dagli impianti. Nel frattempo il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica di tutta Italia e ai comandi regionali della Guardia di Finanza chiedendo alla magistratura di intervenire sui rincari che si registrano, aprendo così una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio. L’intenzione è quella di capire, ad esempio, se la causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa sia dovuta ad una iniziativa tesa a “gonfiare” i prezzi.