Centrodestra arriva l’intesa per le regionali: Donatella Tesei sarà ricandidata

Dopo la batosta elettorale in Sardegna il centrodestra prova a dare un segnale. Ieri sera, dopo le 21, è arrivato l’annuncio. “I presidenti di Basilicata, Piemonte e Umbria che hanno ben governato saranno i candidati di tutto il centrodestra unito ai prossimi appuntamenti elettorali regionali”, è scritto in una nota congiunta dei leader nazionali di Fdi, Fi, Lega, Noi Moderati e Udc. Si tratta della conferma di Donatella Tesei (Umbria), Vito Bardi (Basilicata) e Alberto Cirio (Piemonte). Dopo la sconfitta elettorale, la sorella della presidente del Consiglio, Arianna Meloni, aveva sottolineato la necessità di non commettere più l’errore di arrivare “tardi nella individuazione del candidato”. La stessa premier Giorgia Meloni si era auto assegnata la responsabilità della sconfitta. “Le sconfitte –  ha detto la premier al Tg2Post – sono un’occasione per mettersi in discussione: lo prendo come uno sprone a migliorare e fare ancora di più e meglio”. Matteo Salvini aveva più volte ribadito che la Tesei sarebbe stata riconfermata. La nota di stanotte è sicuramente il primo effetto della disfatta di Paolo Truzzi, il governatore sardo mancato.  Raffaele Nevi, deputato ternano di Forza Italia, ha puntualizzato che se Solinas non è stato ricandidato “non è stato per imposizione da Roma, come dicono in maniera strumentale: non aveva il consenso della classe dirigente a livello locale, non nazionale”. Il prossimo appuntamento elettorale sono le regionali in Abruzzo, il 10 marzo. Il governatore uscente è Marco Marsilio di Fratelli d’Italia. Per Donatella Tesei la sua ricandidatura alla presidenza della Regione Umbria da parte del centrodestra “rappresenta anche  il riconoscimento del lavoro fin qui svolto, in condizioni spesso difficili e straordinarie come quelle che abbiamo vissuto in questi quasi cinque anni”. “Devo ammettere – ha detto la Tesei all’Ansa -che la notizia non mi coglie di sorpresa perché ero a conoscenza sia del vertice sia della volontà da parte dei partiti della maggioranza di confermare la mia candidatura per le prossime elezioni regionali. Una ufficialità che accolgo con grande piacere”, ha aggiunto la governatrice dell’Umbria. Per Tommaso Bori, segretario regionale dell’Umbria del Pd,  la ricandidatura di Donatella Tesei è dovuta “più ad un accordo di potere che serve alla destra nazionale per serrare le fila di una coalizione scossa dalla sconfitta della Sardegna, più che da un’effettiva convinzione misurata sulle capacità e sul merito di come è stata governata l’Umbria. Il fatto che in questi mesi siano state ventilate altre ipotesi alternative, come quella del segretario regionale di Forza Italia, Andrea Romizi, o quella dell’assessore regionale Paola Agabiti, passata da civica a Fratelli d’Italia, la dice lunga sul livello di stima nei confronti di Tesei e di coesione della destra a livello umbro”. Tommaso Bori ritiene, infatti, che si tratta “di una blindatura romana che non tiene conto del fatto che la presidente Tesei passa alla storia solo per aver smantellato la sanità pubblica regionale, e non solo quella”.