Disordini a Fontivegge, locale chiuso per un mese: rimpatriato nigeriano. Torna in patria anche il connazionale del parco di via Diaz

Il Questore di Perugia ha disposto la chiusura e la sospensione  di un esercizio pubblico a Fontivegge, in piazza del Bacio. Il provvedimento della polizia di Stato è stato adottato a seguito dei fatti avvenuti lo scorso fine settimana quando si verificarono disordini che avevano avuto inizio all’interno del locale ed erano proseguiti nella piazza, generando grande preoccupazione e allarme sociale tra i cittadini e i residenti della zona. Alcuni avventori furono coinvolti nei disordini. Il decreto del Questore prevede la chiusura del locale per 30 giorni, ai sensi dell’art.100 del Tulps. In considerazione della contingente situazione di pericolo che l’episodio ha provocato per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica ed al fine di tutelare tutti coloro che sono soliti frequentare quei luogi ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il Questore di Perugia ha adottato il provvedimento che dispone l’immediata chiusura dell’esercizio. Uno dei presunti protagonisti della vicenda, un cittadino nigeriano, di 33 anni, irregolare sul territorio nazionale, identificato presso il locale Ufficio Immigrazione della Questura del capoluogo umbro, è stato accompagnato al Centro di permanenza e rimpatrio di Brindisi, in attesa della sua definitiva espulsione dall’Italia. La Questura, a questo proposito, ha effettuato un ulteriore accompagnamento presso il Centro di permanenza e rimpatrio di Ponte Galera, del cittadino nigeriano che, negli scorsi giorni, aveva tentato di rapinare un minorenne nell’area verde di via Armando Diaz.

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