“Eccessiva ingerenza del rettore in sanità”, Tesei: “No, negli ospedali di Perugia e Terni troppe lotte intestine”

La ramanzina arriva direttamente da un consigliere regionale del suo partito, tra l’altro presidente di una delle tre commissioni permanenti dell’Assemblea legislativa. “C’è una ingerenza eccessiva del rettore sull’Azienda Ospedaliera di Perugia”, ha denunciato Valerio Mancini, il consigliere più votato alle ultime elezioni regionali. Una strigliata severa che mette in discussione il testo della stessa convenzione firmata dalla governatrice Tesei e dal Rettore Maurizio Oliviero. Una tesi, a dirla tutta, non isolata. Sono in molti tra i dirigenti leghisti a pensarla come Mancini, con lo stesso assessore Coletto impegnato a consigliare maggiore prudenza nel concedere troppo spazio all’Università. Almeno così si mormora nei palazzi della Regione. C’è, infatti, una grande fetta di operatori sanitari, non universitari, che temono uno scivolamento verso la componente universitaria.  Per la Tesei invece questo rischio non c’è e lo ha ripetuto ieri nell’aula di Palazzo Cesaroni. ” La Regione non corre questo rischio, non perde alcunché della propria sovranità in materia di sanità”, ha rintuzzato la governatrice.  La necessità, semmai, è un’altra: “Bisogna integrare i rapporti tra Regione e Università per migliorare la gestione delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni, anche perché abbiamo due potenziali eccellenze che, purtroppo, nel tempo si sono appannate, a causa di lotte intestine, duplicazioni di funzioni e liste di attesa mal gestite”. Poi ha precisato: ” La convenzione non costerà alla Regione un solo euro in più rispetto al recente passato”.