Ecco perché in Umbria è possibile ripartire, quasi un umbro su due (tra guariti e vaccinati) è immune. Ora decisivo il tracciamento

L0 scenario ormai sta migliorando in tutta Italia, così anche in Umbria. Senza farsi illusioni. Ma se saremo capaci di procedere ad un ritmo elevato con le vaccinazioni, entro l’estate possiamo iniziare a tornare ad una vita normale. A settembre anche le mascherine, almeno all’aperto, potrebbero essere soltanto un brutto ricordo. Naturalmente questo è lo scenario migliore, molto possibile ma dipende da tanti fattori diversi. Anche dal nostro comportamento. Bisognerà essere prudenti e rispettosi delle regole. Perché tante persone, soprattutto giovani, non hanno ancora ricevuto il vaccino. Inoltre, quel che sta succedendo in Gran Bretagna, ricorda Stefano Merler, matematico ed epidemiologo della Fondazione Kessler, il fornitore ufficiale di dati all’Istituto Superiore di sanità, con la variante indiana ” dimostra che il Covid-19 è in grado di creare sempre nuove insidie”.  Sappiamo  che oggi sono stati poco più di quattro milioni gli italiani colpiti dal Covid. Una stima per difetto, anzi solo una frazione delle infezioni totali, data l’altissima percentuale di persone asintomatiche o debolmente sintomatiche sfuggite a ogni radar. Secondo una stima verosimile si arriva a credere che il numero degli italiani già infettati, e quindi con gli anticorpi, sia tra gli undici e i sedici milioni. A questi vanno aggiunti gli immuni da vaccino. A oggi sono state somministrate oltre 28 milioni di dosi, con 19 milioni di persone che hanno ricevuto almeno la prima. Percentuale di copertura elevata negli over 80 e tra i 70-80enni. Il livello di protezione nelle persone più esposte al rischio di ammalarsi gravemente è alto. La somma delle due immunità – cittadini colpiti dal virus e immuni da vaccino – produce un risultato molto importante: gli italiani immuni al Covid sono una percentuale tra il 43 e il 53% della popolazione. Uno su due.  In Umbria la situazione non si discosta di molto. Ad oggi sono 441.518 le dosi somministrate, i soggetti vaccinati con prima dose sono 298.889 e il ciclo completo è stato effettuato su 147.192 persone. Quindi la prima dose, secondo i dati forniti dalla Regione, è stata somministrata a circa il 42% della popolazione vaccinabile. Un dato destinato a migliorare da lunedì prossimo grazie allo spostamento della seconda dose di vaccini Moderna e Pfizer al 42esimo giorno, scelta che consentirà di garantire circa 70 mila nuovi ingressi per la prima dose. Con lo spostamento al 42esimo giorno delle seconde dosi ci sarà la possibilità di assegnare molti vaccini alla fascia 60-69 e ai soggetti fragili dove in Umbria si registrano ritardi rispetto ad altre Regioni. Purtroppo l’Umbria è in ritardo su alcune fasce, con una organizzazione che spesso presenta problemi seri su tutto il territorio. ” In effetti ci sono state segnalazioni e sto verificando la situazione”, ammette il commissario regionale Covid Massimo D’Angelo.  In queste ore è scattata la pre-adesione della fascia 50-59 (25.683 adesioni a questa mattina) e la prossima settimana scatterà per la fascia di età 40-49.  La corsa al vaccino ha come primo traguardo la percentuale del 75% di italiani, e quindi umbri, vaccinati.  Al netto di ogni approssimazione o colpo di coda del virus, varcare quella soglia significa dire addio a ogni limitazione, mantenendo in vigore solo le regole di partenza, mascherina, distanziamento, sanificazione delle mani. In questa fase, inoltre, diventa ancora più fondamentale il tracciamento continuo dei nuovi casi di positività, di competenza proprio delle Regioni. Fino ad oggi anche in Umbria non è certo andata bene. A dirla tutta, è stato un disastro nel disastro. Per fortuna le riaperture graduali introdotte lo scorso 26 aprile non hanno fatto alzare l’indice di contagio, conosciuto come Rt, che è sempre rimasto sotto quota 1. ” Ora in Umbria la curva ha ripreso a scendere velocemente, specie in quest’ultima settimana “, ha detto questa mattina Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale nella consueta analisi della situazione sanitaria. Scende anche l’incidenza: attualmente siamo intorno al 55% e molto probabilmente la prossima settimana scenderà sotto soglia 50. I distretti sanitari umbri hanno tutti un’incidenza inferiore a 100, ad eccezione di quello dell’Alto Tevere e in particolare di Umbertide, al momento sopra 200 e, per la terza settimana consecutiva, il comune di Montefalco. Il distretto della Valnerina, invece, è ormai quasi ” Covid free”: c’è in tutto il comprensorio un solo caso positivo. Il prossimo obiettivo per l’Umbria è arrivare ad una incidenza inferiore a 50, l’obiettivo è vicino. Anche la situazione sulle terapie intensive si sta piano piano normalizzando: ad oggi il tasso di occupazione con pazienti positivi al Covid-19 è del 13%. Abbondantemente sotto la soglia critica del trenta per cento di posti occupati da pazienti positivi. L’obiettivo di una vita normale entro fine estate potrebbe presto diventare realtà.