Elezioni Terni, la Lega rilancia Latini: silenzio di Fdi. Il centrosinistra si divide, resta in campo la mina Bandecchi

La Lega rilancia la candidatura dell’attuale sindaco Leonardo Latini per la guida della città. Lo fa con il suo segretario regionale, l’onorevole Virginio Caparvi. “Ritengo che in questa logica debba proseguire il lavoro dell’Amministrazione comunale dei prossimi cinque anni, con un centrodestra compatto intorno a Leonardo Latini, al quale la Lega rinnova la propria fiducia, nella consapevolezza che il sindaco uscente sia la figura più adatta intorno alla quale convogliare le migliori energie per dare vita ad un progetto politico che sia la prosecuzione del percorso vincente già avviato. La Lega a Terni c’è e continuerà a fare la sua parte per il bene della città”, sottolinea Caparvi. ” A Terni – spiega il segretario regionale della Lega Umbria – siamo giunti ormai al termine dei cinque anni di un mandato elettorale che l’intero centrodestra ha condotto con risultati molto positivi per la città, dalla prossima realizzazione del palazzetto dello sport, al rilancio del turismo e degli eventi culturali, dal ripristino del decoro, al recupero dei simboli cittadini per troppo tempo abbandonati nel degrado da una sinistra che aveva gettato la città nel dissesto finanziario e nell’immobilismo. Il Sindaco Leonardo Latini, la sua giunta e i consiglieri comunali della coalizione, hanno operato in condizioni proibitive a causa della situazione economica ereditata e dalle tante criticità sorte in seguito alla pandemia e alla recente guerra in Ucraina, ma guidati da valori e obiettivi condivisi – conclude Caparvi – hanno saputo lavorare in sinergia per il bene della comunità e per consentire alla città di Terni di risorgere dalle macerie e rialzare la testa”. Resta però lo scetticismo di Fratelli d’Italia, ormai partito trainante nel centrodestra umbro che, di fatto, ha dato il benservito a Latini e candidato l’attuale assessore Orlando Masselli. Nel frattempo, in vista delle prossime elezioni amministrative di maggio, il M5S ha scelto il proprio candidato a sindaco: si tratta del medico ospedaliero Claudio Fiorelli, 51 anni. Quindi nessun accordo tra Pd e Pentastellati, così come è saltato anche l’accordo tra Pd e Azione di Calenda. Il partito democratico è ormai pronto a presentare la candidatura del professore universitario José Maria Kenny, 70 anni, docente molto stimato e assai gradito al partito locale. In questo caso l’alleanza non sarebbe troppo larga, come più volte hanno auspicato i democratici umbri. Con il Pd, senza M5S e Azione, ci sarebbero i cosiddetti “Innovatori” e quanto resta del vecchio mondo socialista. Azione, invece, dopo la mancata intesa – forse mai cercata e voluta –  affronterà la prossima campagna elettorale per il rinnovo di Palazzo Spada con un proprio candidato sindaco: si tratta dell’ex primario dell’ospedale Santa Maria l’otorinolaringoiatra Santino Rizzo. Infine, resta la mina Stefano Bandecchi, leader di Alternativa Popolare, patron della Ternana, deciso a candidarsi come sindaco alle prossime elezioni. Bandecchi avrebbe già pronte quattro liste civiche trasversali. Insomma, a Terni si preannuncia una campagna elettorale frammentata e con coalizioni a rischio di tenuta.