Fratelli d’Italia e Progetto Perugia a un passo dalla rottura: nuovo round venerdì

Qualora Fratelli d’Italia dovesse insistere con la candidatura di Margherita Scoccia Progetto Perugia è pronto a rompere la coalizione. Lo hanno ribadito al coordinatore di Fdi Emanuele Prisco, al presidente del Consiglio regionale Marco Squarta, al sindaco Andrea Romizi e alla segretaria provinciale di Fi Fiammetta Modena durante la riunione di coalizione dove hanno partecipato i massimi dirigenti del centrodestra. Francesco Vignaroli e Filippo Calabresi, in rappresentanza di Progetto Perugia, hanno registrato per l’ennesima volta la volontà del resto della coalizione di candidare l’attuale assessore all’urbanistica e la loro irremovibilità. Nessuna apertura quindi, nemmeno la possibilità di parlarne. I sostenitori della Scoccia si sono ancora una volta dimostrati determinati e non intendono smuoversi dalle proprie scelte per nessun motivo. Il candidato sindaco di Perugia spetta a Fratelli d’Italia, punto e basta. I meloniani, forti dell’intesa con Romizi, non vogliono più sentire discussioni. Calabresi e Vignaroli sono usciti dalla riunione di via Angeloni, dove c’è la sede di Fratelli d’Italia, senza battere ciglio ma con la schiena dritta e tutt’altro che remissivi. Si rivedranno venerdì ma, salvo colpi di scena, l’alleanza è ormai ad un passo dalla rottura. La rottura rappresenterebbe un bel problema per il centrodestra nel senso che si certifica che la coalizione che ha vinto le ultime due elezioni non esiste più: diventa Fratelli d’Italia con l’aggiunta marginale di Fi e Lega. Sicuramente non avrebbe più lo stesso appeal nel mondo moderato e cattolico nonostante il nome di Romizi nella lista di Forza Italia. Insomma, perdere la faccia di Progetto Perugia (anche senza Numerini) e il suo contributo riduce il centro destra e lo restringe in confini molto stretti. Diventa un’alleanza di destra, asfittica dal punto di vista delle idee e dei valori. Ci sono poi i danni numerici e quelli pure hanno un peso. Avere in dote almeno un dieci per cento di voti non è poca cosa. Alle ultime elezioni comunali (2019) Progetto Perugia ha conquistato il 14,8% dei consensi appena 170 voti in meno della Lega (15,1%), con duemila voti in più di Fratelli d’Italia (12,7%) e ottomila voti in più di Forza Italia (5,7%). Senza i voti di Progetto Perugia Romizi non sarebbe stato eletto al primo turno e si sarebbe fermato al 45% .