Gastroenterologia, continua la guerra sull’incarico di direzione: il Tar passa la palla al Tribunale

La guerra è iniziata tanti anni fa e non si è mai, di fatto, interrotta. Eppure, stiamo parlando di un reparto che ha un impatto importante sulla salute della popolazione e sui costi del sistema sanitario. Conflitti e ritardi inspiegabili, che hanno trasformato la gastroenterologia del Santa Maria della Misericordia in una cenerentola del servizio sanitario. Una imperdonabile sottovalutazione della gravità delle malattie dell’apparato digerente. Dopo il pensionamento del prof. Antonio Morelli (quasi 10 anni fa) è successo di tutto: polemiche, veleni, denunce e inchieste. La vicenda di “Gastro” non viene mai risolta definitivamente: prima l’incarico viene assegnato al dottor Carlo Clerici, poi al dottor Mauro Marchesi e, dopo due primari ospedalieri, torna in mano all’Università con la nomina di Gabrio Bassotti, professore associato dell’Ateneo perugino. Nomina fatta dall’ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Marcello Giannico in accordo con il Rettore Maurizio Oliviero. A distanza di un anno siamo di nuovo davanti a un tribunale. Un professore, associato, ha fatto ricorso al Tar dell’Umbria contro l’Azienda ospedaliera e Università per la nomina del primariato avvenuta circa un anno fa. Ha chiesto, tramite l’avvocato Mario Rampini, l’annullamento di tutti “gli atti e provvedimenti della procedura per il conferimento dell’incarico di direzione della Struttura complessa a direzione universitaria di Gastroenterologia  ed Epatologia”. Il Tar, presieduto da Raffaele Potenza, ha dichiarato inammissibili i motivi del ricorso per difetto di giurisdizione. La ragione della decisione sta nella competenza: il ricorso va presentato davanti al giudice ordinario. Così la battaglia cambia palazzo, dal Tar si sposta al civile del Tribunale.