Il governo cancella i fondi per il sostegno all’affitto: oltre 500 famiglie a Perugia rischiano di perdere la casa. Crescono gli sfratti per morosità

Ci sono oltre 500 famiglie, solo a Perugia, che rischiano di perdere la casa nei prossimi mesi a causa delle morosità accumulate per oneri condominiali non sostenibili. La denuncia arriva dalla Cgil, spiegando  che tra queste ci sono le 44 famiglie residenti in via Missigliano a Castel del Piano, condominio Ater dove sono state già attivate le decadenze per morosità. Per queste ragioni le inquiline e gli inquilini saranno in presidio domani, 24 ottobre, davanti alla sede del Consiglio regionale dell’Umbria, a palazzo Cesaroni. La mobilitazione è stata indetta per “chiedere un intervento della politica che scongiuri questa gravissima situazione”. Gli sfratti anche in Umbria stanno raggiungendo livelli altissimi e sembrano destinati inesorabilmente ad aumentare. Gli sfratti sono ripartiti, infatti, dopo il taglio dei fondi per due volte consecutive fatto dal governo in carica. Uno stato di difficoltà frutto della totale assenza di politiche di sostegno agli affitti e allo stato di abbandono in cui sono state lasciate le famiglie. E’ stato il ministro Salvini a cancellare il Fondo di sostegno all’affitto e il Fondo per morosità incolpevole.  Secondo l’Istat in Italia ci sono quasi 900 mila famiglie che vivono in povertà assoluta. Secondo l’Anci nazionale e Nomisma, la società fondata a Bologna da un gruppo  di economisti, in un momento come questo è necessario agire su due fronti: ripristinare i fondi tagliati e trovare vie per recuperare, attraverso meccanismi di incentivazione, case al mercato degli affitti a lungo termine. Quest’ultimo, infatti, è un mercato condizionato dagli affitti brevi . La situazione dell’Umbria rispecchia quella nazionale con centinaia di famiglie che faticano a pagare l’affitto e rischiano di trovarsi in una vera e propria emergenza abitativa.  Il fondo di sostegno all’affitto e il fondo per la morosità incolpevole rappresentavano uno strumento importante per le famiglie in difficoltà. Hanno consentito nei due anni più duri della crisi  pandemica di evitare che migliaia di persone perdessero la casa dove abitano o si trovassero sotto sfratto. La cancellazione da parte del governo Meloni rischia di trascinare, a fronte anche dell’inflazione e del caro bollette, in una condizione drammatica decine di migliaia di famiglie. Un problema che non dovrebbe lasciare indifferenti i politici umbri che siedono a palazzo Cesaroni