Due sorelle umbre nell’inferno di Torino: “Travolte dalla folla, vive per miracolo: un incubo” VIDEO ESCLUSIVO

“Siamo state travolte dalla folla, calpestate e ferite: siamo vive per miracolo, è stato un incubo”: così Marika e Selene Pennacchi, due sorelle umbre nell’inferno di Torino, raccontano la loro drammatica esperienza ieri sera in piazza San Carlo, dove c’è stato un falso allarme bomba mentre oltre 30mila tifosi, provenienti da tutta Italia, stavano assistendo all’ultima parte della finale di Champions League Juve-Real Madrid. Le due ragazze, tifose della Juventus, erano partite da Bevagna, ieri mattina, e sono arrivate nella piazza di Torino intorno alle 18. Doveva essere una festa, invece si è trasformata in un’esperienza da dimenticare. Sì perché Marika e Selene (nella foto scattata a Torino, prima della partita), come tanti altri nella piazza, sono state schiacciate da gente in preda al panico per un presunto attentato e sono rimaste ferite al volto e alle mani,  ritrovandosi insanguinate e sole, in un momento di follia collettiva.

A raccontare i fatti, in esclusiva a Umbria Domani, è Selene, la più giovane tra le due, che ha riportato conseguenze meno pesanti. Marika è ancora sotto choc, entrambe sono comunque in buone condizioni.

“Eravamo proprio sotto la statua di Emanuele Filiberto, dietro al cavallo – racconta Selene – sembrava tutto tranquillo, una grande festa con tante persone, giovani, famiglie, adulti. A un certo punto, dopo il 3 a 1 del Real, una marea di persone ha iniziato a spingere da sinistra verso destra, verso l’esterno della piazza. Non abbiamo capito cosa stava succedendo e inizialmente abbiamo pensato a una rissa fra tifosi. Poi però la gente urlava, correva ovunque, alcuni dicevano che c’era una bomba. Allora abbiamo pensato a un attentato terroristico e siamo scappate urlando anche noi. Nel caos – continua Selene – sono caduta a terra, mi sono ferita le mani e ho perso di vista mia sorella. Ero disperata, non riuscivo a trovarla. Ho chiesto a un poliziotto, che però mi ha detto di scappare, di uscire dalla piazza che era pericoloso e che poi avremmo cercato Marika. Fortunatamente – prosegue  – grazie a due ragazzi di Lucca che erano vicini a noi durante la partita, l’ho ritrovata. Era stata travolta e calpestata dalla folla, aveva tutta la faccia insanguinata per una ferita sulla fronte, uno zigomo gonfio, ematomi ovunque, è sotto choc, ha dolori dappertutto,  credo davvero che siamo vive per miracolo”.

A questo punto le due ragazze sono andate a farsi medicare: “C’erano diverse ambulanze  – racconta ancora Selene – e ci hanno medicate sul posto, mentre i feriti più gravi sono stati portati via. È stato sconvolgente, non so come descriverlo. La gente era come impazzita, per terra c’erano scarpe, borse, persone in lacrime, sirene, ambulanze: un incubo. Prima di partire per Torino avevo un po’ di apprensione per tutte le cose che si sentono, per il pericolo degli attentati: in piazza San Carlo ho visto cos’è il terrore”.

LE IMMAGINI DEL TERRORE IN PIAZZA SAN CARLO A TORINO: IL VIDEO DI MARIKA E SELENE PENNACCHI