Inchiesta choc della Procura, soldi per migranti “fantasma”: 3 misure cautelari nei confronti di una cooperativa onlus dell’Umbria. Sette indagati

Sette indagati per truffa aggravata ai danni dello Stato, tre dei quali colpiti dalla misura cautelare personale dell’interdizione temporanea di contrattare con la pubblica amministrazione per 10 mesi e il sequestro di cinque immobili adibiti Cas rappresentano il bilancio di un’indagine condotta dalla polizia e coordinata dalla Procura di Ancona nei confronti di una cooperativa onlus umbra, che si occupa dell’accoglienza dei migranti. Secondo gli investigatori i vertici della onlus (colpiti dalle misure cautelari) facevano figurare falsamente nei registri la presenza dei migranti, ricevendo indebitamente dalla Prefettura di Ancona 29,52 euro al giorno per ogni ospite. La cooperativa ha un contratto con la Prefettura di Ancona ma è attiva anche in altre regioni italiane. Per la Procura, quindi, si trattava di stranieri inesistenti che servivano però a mettere in atto una vera truffa ai danni dello Stato.L’indagine sarebbe durata quasi due anni e avrebbe scoperchiato un giro di profitti illeciti ottenuti attorno all’accoglienza dei migranti sbarcati in Italia e dislocati in diverse province. L’inchiesta ha fatto emergere che il rappresentante legale della  Onlus, in concorso con il vicepresidente del Consiglio di amministrazione insieme ad altri cinque dipendenti, con raggiri e artifizi consistenti nella falsa attestazione in appositi registri  della presenza degli ospiti stranieri presso i Centri di accoglienza di Ancona gestiti dalla società cooperativa, inducevano in errore i funzionari della Prefettura di Ancona ottenendo l’indebito pagamento