Ansia e crolli: sondaggi che preoccupano il centrodestra dell’Umbria. L’irresistibile discesa della Tesei, paura ballottaggio a Perugia

Da tempo ormai le campagne elettorali sono abituate a convivere con i sondaggi. Le intenzioni di voto, attendibili o meno che siano, rappresentano sempre più il termometro che condiziona lo stato d’animo dei candidati. Spesso si tratta di falke news, diffuse attraverso social network e messaggi su WhatsApp, che entrano a gamba tesa negli ultimi giorni di campagna elettorale. Uno stato prolungato di numeri che non risparmia nemmeno la campagna elettorale di Perugia. A dirla tutta già iniziato da mesi. In autunno è stato il Partito democratico ad aprire le danze con un sondaggio che rivelò la grande popolarità di Serse Cosmi e , di fatto, la bocciatura di Andrea Fora a candidato sindaco. Poi, è stata la volta del centrodestra che sfornava numeri strabilianti sulle intenzioni di voto dei perugini. Il tutto ancora prima di conoscere i veri candidati a sindaco e le liste collegate. In queste ultime 24 ore, invece, ci sono stati due sondaggi che interessano gli elettori umbri. Il primo sul consenso dei governatori, il secondo sulle elezioni comunali di Perugia. Il primo fatto da Swg, il secondo da TechnoConsumer srl per conto del Corriere dell’Umbria. Secondo la rilevazione Swg, effettuata nel periodo 21 febbraio-26 aprile, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei è in grande difficoltà. Il suo consenso si è dimezzato rispetto a cinque anni fa ed è scivolata al terz’ultimo posto della classifica con un modestissimo 32%. La Tesei finisce al quattordicesimo posto nella classifica dei presidenti di Regione più graditi. Peggio di lei fanno soltanto Roberto Schifani (Sicilia) e Francesco Rocca (Lazio). Questa mattina, invece, è il Corriere dell’Umbria a pubblicare il sondaggio commissionato a TechnoConsumer su come intendono votare i perugini alle prossime elezioni comunali dell’ 8 e 9 giugno. C’è da premettere che l’indagine di TechnoConsumer è stata condotta con tecnica Cati su un campione di 300 soggetti maggiorenni residenti a Perugia tra il 6 e il 9 maggio 2024. Due sondaggi, quindi, recentissimi che rappresentano meglio degli altri le intenzioni di voto. Certo, più basso è il campione e più grande è il margine di errore. Dai due sondaggi emergono almeno tre indicazioni importanti: la prima sulla Regione, la seconda sulla contendibilità, la terza sulla possibilità di una vittoria al primo turno di uno dei cinque candidati a sindaco di Perugia. Il sondaggio Swg rappresenta un nuovo record negativo per la governatrice dell’Umbria che continua a perdere terreno. Si tratta del punto più basso da quando si è insediata, ben lontano dal risultato elettorale di cinque anni fa. L’operato della giunta Tesei (tutta) vede ormai consolidarsi giudizi negativi e continua a evidenziare una progressiva contrazione dei consensi. Se la fiducia nella giunta che governa la Regione è in discesa, la maggioranza di centrodestra si avvicina al test delle urne di novembre-dicembre senza più il vento in poppa che beneficiava fino a poco tempo fa. Un cambiamento a meno di sette mesi dal voto che rende contendibile la Regione. Perché, si sa, il trend in politica vale più di tante altre cose. La terza indicazione riguarda l’appuntamento più importante di giugno che condizionerà pesantemente anche il voto per le regionali. Il sondaggio TechnoConsumer, da prendere con le molle visto il campione di appena 300 soggetti coinvolti, ci dice che la sfida a Perugia è aperta e incerta. Nel capoluogo umbro è assai probabile il ballottaggio con la Scoccia data leggermente avanti (40,3-45,3%) e la Ferdinandi distaccata di pochissimo (37,8-42,8%). Un margine di 2,5% che in un sondaggio simile equivale a zero. Per TechnoConsumer gli altri tre candidati a sindaco  sarebbero decisamente lontani: Davide Baiocco 5,5-10,5%; Leonardo Caponi 2,5-7,5%; Massimo Monni 1,5-6,5%. Secondo TechnoConsumer “appare improbabile che le elezioni a sindaco di Perugia si risolvano al primo turno”.