L’ Umbria non rischia il giallo ma cresce l’incidenza dei casi. Terza dose per 61.000 umbri

La corsa del coronavirus non perde velocità. L’incidenza settimanale cresce – con un Rt elevato – ormai sopra la soglia epidemica. Per la terza settimana consecutiva sta aumentando il numero dei nuovi casi anche se il tasso di occupazione delle aree mediche e dei posti letto nelle terapie intensive in Umbria non registra elementi di particolare preoccupazione. Per l’Umbria, quindi, non c’è un rischio di zona gialla avendo – per ora – un tasso di occupazione dei posti letto ordinari Covid sotto il 15% (soglia massima prevista) mentre i posti letto occupati in terapia intensiva (oggi sono 6) sono inferiori alla soglia del 10%.  Attualmente l’Umbria ha il 7% di terapie intensive occupate e il 6% di posti nelle aree mediche ordinarie. L’indice Rt invece è in risalita ed è attualmente a 1,13. L’incidenza è passata da 53 a 78 casi ogni 100mila abitanti. Con questo quadro è importante agire in modo preciso su due azioni per contenere la circolazione del virus: vaccinare la platea che non ha iniziato ancora e mantenere elevata la copertura immunitaria a partire dalle categorie a cui è raccomandato. Parallelamente è importante essere prudenti, usare le mascherine e prevenire le aggregazioni. L’Umbria quindi resta bianca ma la velocità di trasmissione del virus è evidente. Alcune regioni rischiano, ad esempio, di ritrovarsi a Natale in zona gialla. Le norme vigenti prevedono il passaggio delle regioni in zona gialla con l’incidenza settimanale oltre 50 casi ogni 100 mila abitanti, il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e il 15% in area medica. Di questi tre parametri, per adesso, l’Umbria non rispetta il primo (78 casi ogni 100 mila abitanti) mentre regge sugli altri due. Non si può escludere nemmeno un ulteriore aumento dei casi nelle prossime settimane, lo ha ricordato proprio ieri il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza. Ma questo potrebbe non essere accompagnato da una crescita dei casi in terapia intensiva grazie all’effetto dei vaccini e alle  misure prese. Certo è che se si dovesse alzare l’incidenza, alcune regioni bianche potrebbero diventare gialle. Su questo l’Umbria deve fare particolare attenzione. L’efficacia del vaccino si abbassa dopo sei mesi ed è quindi importante effettuare la terza dose booster. In Umbria, fino ad oggi, hanno già ricevuto la terza dose 60.966 persone, pari al 7,57%. Nelle ultime 24 ore sono state 1.928 le persone che hanno ricevuto la terza dose. Ieri, invece,  sono state somministrate 248 prime dosi di vaccino.  Ciclo vaccinale completo, invece, per 676.846 persone, pari all’ 83,81% degli aventi diritto. Ora però c’è bisogno di accelerare perché la corsa del coronavirus sta prendendo ancora velocità.