Norcia, la burrasca porta il commissario: Francesca Saladino. Una crisi che parte da lontano

Per poco più di tre settimane Francesca Saladino, viceprefetto, sarà il commissario del Comune di Norcia. Lo ha deciso il Prefetto di Perugia, Armando Gradone, che proprio ieri ha firmato il decreto. Saladino traghetterà quindi la città di San Benedetto fino all’elezione del nuovo sindaco. Un provvedimento scaturito dalle dimissioni di sette consiglieri comunali presentate in occasione dell’ultima assemblea cittadina. Oltre a Giuliano Boccanera, vicesindaco e alleato di Alemanno per tantissimi anni, si sono dimessi il presidente del Consiglio Pietro Luigi Altavilla (anche lui fedelissimo di Alemanno), Cristian Coccia, Antonio Duca, Miriam Canali, Francesco Battilocchi e Alessandro Severini Perla. Una crisi in realtà che ha caratterizzato una buona parte dell’attuale mandato amministrativo. Cinque anni turbolenti per l’amministrazione di centrodestra, con tante inchieste e momenti di tensione all’interno della stessa maggioranza. Anni difficili per la cittadina della Valnerina alle prese con problemi rimasti irrisolti e una ricostruzione che stenta a partire. Strascichi che rischiano di condizionare la stessa campagna elettorale. Una scia di accuse tra Alemanno e Boccanera sta caratterizzando anche queste ultime ore ed è destinata a diventare il tratto distintivo di questa battaglia elettorale. La mossa di Boccanera e Altavilla non è stata presa bene dall’ex sindaco. Viene vista come il venir meno all’impegno preso con gli elettori cinque anni fa. Per Alemanno si è trattato di un voltafaccia ingiustificato, di un complotto messo in piedi per impedirgli di tonare ad esercitare le sue funzioni dopo la sentenza della Corte d’appello di Perugia che lo ha assolto per il reato di abuso, in merito alla vicenda della casetta della Pro loco di Norcia. Sentenza che è costata all’ex sindaco comunque una condanna ad otto mesi per il reato di falso. Alemanno però avrebbe potuto riprendere il suo posto di primo cittadino dopo un anno di sospensione, come previsto dalla legge Severino. Ma ciò non è avvenuto proprio per le dimissioni di sette consiglieri comunali, molti dei quali fino a poco tempo fa rappresentavano una parte importante della sua maggioranza. Gli altri due candidati a sindaco, Francesco Filippi e Cristina Sensi, guardano con preoccupazione a quanto sta avvenendo e promettono ai propri elettori di riportare nella cittadina del Patrono d’Europa quella serenità e concordia che manca ormai da troppo tempo.