Ospedale Perugia, trasferimenti e cambi nelle cliniche: malumori e fibrillazioni. Per la Breast Unit nuova collocazione

Movimenti e trasferimenti, nuove collocazioni e stanze che passano da una clinica all’altra. L’ennesima riorganizzazione voluta dai vertici dell’Azienda ospedaliera di Perugia rischia di alimentare nuove tensioni e sofferenze all’interno del Santa Maria della Misericordia. Una entrata a gamba tesa che sta creando malumori in un contesto già assai difficile e in fibrillazione. Oncologia medica torna al terzo piano (Blocco M) con 22 posti letto; la Breast Unit, il centro multidisciplinare di senologia,  troverà collocazione all’interno della degenza comune (Blocco H quarto piano); la clinica pediatrica, già in grande carenza di spazi e senza un Pronto soccorso pediatrico, cederà una stanza a quella di Otorinolaringoiatria. Decisioni che molti non comprendono e che creano repentine variazioni in una struttura contraddistinta da frequenti cambiamenti che rischiano di aumentare uno stato di incertezza. Tra l’altro, si intensificano le voci di un crescente malessere tra i vertici stessi dell’Azienda ospedaliera con il direttore generale Giuseppe De Filippis sempre più al centro di incomprensioni con lo stato maggiore della Regione. Voci naturalmente di corridoio ma che con il passare dei giorni rischiano di incidere sulle scelte complessive. Dal Santa Maria della Misericordia arrivano inoltre difficoltà nelle attività ambulatoriali dove si concentrano la maggior parte delle visite specialiste e dove si registrano ancora ritardi e lunghe liste d’attesa.