Stupro di gruppo nella piscina di Ponte San Giovanni: arrestato 24enne. La svolta dall’esame del Dna, ore contate per gli altri

E’ stato portato a Capanne ieri mattina il presunto stupratore della ragazza della piscina di Ponte San Giovanni. La svolta è arrivata dall’esame del Dna e dall’analisi dei tabulati telefonici. Si tratta di un ragazzo di 24 anni, residente a Perugia e originario di Norcia. Nei suoi confronti l’accusa è pesantissima: violenza sessuale aggravata di gruppo. Ora le indagini proseguono. L’obiettivo è identificare e assicurare alla giustizia gli altri del gruppo che la scorsa estate hanno partecipato all’aggressione. Il 24enne arrestato risulta indagato anche per lesioni in quanto, insieme al fratello, avrebbe picchiato un giovane una trentina di giorni prima lo stupro di Ponte San Giovanni. All’inizio delle indagini erano due i giovani sospettati: un italiano e un egiziano. Gli esami genetici hanno però scagionato il giovane italiano sul quale si era concentrata maggiormente l’attenzione degli investigatori. Lo sperma repertato sui capi intimi della ragazza non era suo. Così gli accertamenti scientifici della polizia si sono estesi ad altri giovani che sarebbero stati presenti in piscina. Tra questi c’era anche il 24enne arrestato ieri. Il giovane, originario della cittadina di San Benedetto, è stato convocato in Questura a Perugia per essere sottoposto ad un interrogatorio sulla precedente vicenda, quella dove era indagato per lesioni. Un escamotage degli investigatori per approfondire la posizione del ventiquattrenne. In Questura è arrivato insieme al fratello: i due hanno bevuto un caffè e fumato qualche sigaretta che subito dopo sono state recuperate, repertate e analizzate dagli esperti della polizia di Stato per la comparazione. Reperti che alla fine lo avrebbero inchiodato. La vicenda era iniziata la sera del 17 luglio scorso quando due ragazze, marchigiane, erano arrivate in treno a Ponte San Giovanni per andare alla sagra di Ponte Pattoli. Alla stazione ad aspettarle c’era un amico con la macchina. Ad una certa ora però l’amico doveva tornare a casa anche perché le due ragazze avevano deciso di restare ancora. Avevano, infatti, conosciuto dei ragazzi che si offrivano poi di riaccompagnarle alla stazione di Ponte San Giovanni. La festa però si è trasformata qualche minuto dopo in un vero e proprio incubo. Le due ragazze venivano portate al parco delle piscine dove arrivavano poco dopo le 2 del mattino. Sono state le telecamere del parco a raccontare tutto: quattro uomini sono scesi da un’auto, uno dei quali sosteneva la vittima. La ragazza versava in stato “di manifesta ebbrezza che ne limitava sia l’autonomia motoria che la percezione sensoriale, tanto da cadere successivamente in uno stato di incoscienza etilica”.  Uno del gruppo stuprava la ragazza mentre gli altri la palpeggiavano e la tenevano ferma. E’ stata la stessa vittima poi a chiedere aiuto al 112.