Tre autobus a fuoco in meno di 40 giorni, a Perugia malumore tra gli autisti e passeggeri. Per l’Azienda nessun rischio

Tre autobus a fuoco in meno di 40 giorni. L’ultimo ieri mattina , un vecchio Bredamenarini a metano ha preso a fuoco a Strozzacapponi. A questo punto c’è una certezza: i bus sono avanti con l’età e la sicurezza è a rischio. Ieri mattina è stato bravo e veloce l’autista che in pochi secondi è riuscito a fare scendere una trentina di studenti. Subito dopo – nel giro qualche minuto – il bus è stato completamente distrutto dalle fiamme e si è trasformato in uno scheletro. Per fortuna non ci sono state conseguenze per i passeggeri. Come si diceva, dal 16 aprile sono tre gli incendi che hanno portato alla distruzione di due mezzi e al danneggiamento di un terzo. I due precedenti sono stati il 23 maggio a Colonnetta (Montebello) e il 17 aprile a Vestricciano (Ponte della Pietra). A dire la verità c’è anche un quarto episodio: il 2 maggio i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in Piazza Italia perché un vecchio pullman stava perdendo metano proprio alla fermata.  Il direttore di BusItalia , Alessio Cinfrignini, ha precisato che i casi di incendi veri e propri sono due, quello di ieri mattina a Strozzacapponi e quello del 16 aprile a Vestricciano. Sarà anche così, a volere essere buoni, ma il problema resta e i mezzi sono datati. Per il direttore di BusItalia comunque ” sui nostri bus non c’è un problema sicurezza. E’ grave quello che è successo, ma l’autista è stato bravo e c’è il pieno controllo dei nostri mezzi”.  C’è sicuramente da sottolineare che i mezzi sono regolarmente revisionati ogni sei mesi,  che c’è un piano che prevede il ritiro dei mezzi a metano e che i controlli sono continui. Ma c’è anche un’altra verità: sono mezzi che hanno tra i 10 e 15 anni, che è la durata più o meno naturale di un autobus. Sono gli stessi sindacati a ribadire che c’è un problema di “ricambi dei mezzi” . A Perugia, ricorda un sindacalista della Rsu, “girano bus di 15 anni con un milione e mezzo di chilometri”.  Sicuramente sarà tutto a posto, e nessuno lo mette in discussione,  ma ci sono pullman che girano ormai datati  e, forse, un certo grado di rischio c’è. Almeno così temono molti cittadini del capoluogo umbro.