Vaccinazioni: ieri giornata flop in Umbria, si presentano solo 66 persone. D’Angelo: “Nessun vaccino buttato”
Scoppia il problema delle dosi inutilizzate anche in Umbria. Scoppia proprio nel momento in cui il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’ emergenza Covid 19 , su Rai 3, denuncia le carenze nell’ organizzazione e i disguidi nella catena di distribuzione e somministrazione. ” Voglio approfondire la questione delle dosi buttate . Bisogna utilizzare il buon senso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarle bene altrimenti si va su classi vicine o sennò su chiunque passa, tutti vanno vaccinati, questo bisogna fare”. Purtroppo ci sono sbavature in giro. Oggi è il Corriere dell’Umbria, in un articolo a firma di Francesca Marruco, a raccontare quanto è successo ieri in Umbria. Erano in programma 2.600 vaccinazioni con dosi AstraZeneca. Ebbene di 2.600 persone se ne sarebbero presentate appena 66. A Ponte D’Oddi , quartiere importante del Comune di Perugia, soltanto 3 persone si sono presentate nell’ unico punto vaccinale previsto in città per domenica. Insomma, ieri si sono presentati soltanto il 2,5% degli aventi diritto. Risultati drammatici che mettono a rischio la stessa campagna vaccinale. Sarebbe bastato , forse, fare liste di riserva con l’obiettivo di colmare immediatamente eventuali buchi dovuti a rinunce all’ ultimo istante. Il bilancio delle vaccinazioni in Umbria registra comunque un po’di ritardi. Dalla tabella sui dati , pubblicata ieri sera dal governo , emerge che l’Umbria è soltanto 14 esima nella classifica delle regioni sulla somministrazione delle dosi. La nostra regione ha utilizzato fino adesso l’ 83% delle dosi consegnate. Un risultato negativo che colloca l’ Umbria tra le otto regioni che chiudono la classifica attuale. Nel frattempo il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, spiega che per le sue caratteristiche nessun vaccino AstraZeneca è stato ” buttato” in Umbria in seguito alle mancate adesioni registrate negli ultimi giorni. ” Si conserva per sei mesi – ha precisato D’Angelo – Questo vaccino non ha bisogno di congelazione in quanto la conservazione avviene in frigorifero a una temperatura compresa tra i 2 e otto gradi”. Ha poi aggiunto che ” si stanno valutando nuove strategie sulla base del piano nazionale che ha modificato alcune priorità”.