Appalto musei Perugia, Filcams Cgil in presidio con lavoratrici e lavoratori

“Prendiamo atto della promessa fatta oggi dall’assessore Varasano di aprire finalmente un vero confronto con la cooperativa che ha preso in appalto i servizi del circuito museale di Perugia, al fine di reintegrare tutte le lavoratrici e i lavoratori rimasti ingiustamente fuori e di pretendere l’applicazione del giusto contratto”. Lo afferma in una nota la Filcams Cgil di Perugia che oggi, martedì 26 marzo, ha dato vita ad un presidio di protesta a palazzo Penna per “chiedere il rispetto di diritti e tutele di chi vive in appalto e fermare la corsa al ribasso, fatta sulla pelle di chi lavora”. Presidio nel corso del quale l’assessore alla Cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, ha avuto una interlocuzione con sindacato e lavoratrici.

“Abbiamo ribadito all’assessore che è precisa responsabilità della committenza assicurare il rispetto della clausola sociale e difendere la professionalità e la dignità di queste lavoratrici e lavoratori, che rappresentano una patrimonio straordinario di conoscenza e passione per la città di Perugia – ha detto Marta Melelli, segretaria della Filcams Cgil di Perugia – Attualmente ci sono lavoratrici e lavoratori, con famiglie a carico, che avrebbero diritto a rientrare al lavoro, ma sono disoccupati. E al contempo di sono lavoratrici e lavoratori che sono in servizio, ma ai quali è stato applicato il contratto delle pulizie, anziché quello della cultura. Il tutto, finora, con il silenzio del Comune di Perugia, che non si è presentato all’incontro dello scorso 21 marzo con la cooperativa appaltatrice Macchine Celibi. Incontro del quale, con nostro stupore, l’assessore Varasano ha detto di non essere stato messo a conoscenza”.
Ora però c’è l’impegno dell’amministrazione ad aprire un tavolo con la cooperativa e il sindacato. “Da parte nostra – ha concluso Melelli – c’è la determinazione a portare avanti fino in fondo questa battaglia, che è una battaglia di giustizia per le lavoratrici e i lavoratori, ma nell’interesse di tutta la città di Perugia”.