Città di Castello, un concorso di idee per le aree strategiche della città

CITTA’ DI CASTELLO – Tutti d’accordo a Città di Castello sul ricorso allo strumento del Concorso di idee Concorso di idee per le aree più strategiche della città. All’unanimità il consiglio comunale, nella seduta di martedì 6 marzo, si è riconosciuto nella mozione presentata dal Tiferno Insieme ed illustrata dal capogruppo Nicola Morini all’assemblea: “per impegnare la Giunta a prevedere e favorire lo strumento del cosiddetto concorso di idee per quanto attiene la progettazione, la rigenerazione o la riqualificazione di grandi asset urbanistici all’interno del Piano Operativo” “La Variante Generale al Piano Regolatore è un obiettivo amministrativo che ormai si sta trascinando da ben otto anni – detto Morini –  La Parte Operativa verrà finalmente presentato al Consiglio entro il mese di marzo ed inizierà ad affrontare la soluzione di asset urbanistici complessi e strategici come Piazza Burri e le aree attigue dei ex-molini Brighigna e la scuola Garibaldi. Ribadiamo l’importanza di valorizzare lo strumento del “concorso di idee” per permettere il coinvolgimento e il confronto fra più studi urbanistici e architettonici nell’avanzare soluzioni e progetti per la città. Tale osservazione fu recepita nel Documento programmatico quando, in relazione ai processi attuativi del PRG, si previde la realizzazione di piani urbanistici anche con procedure concorsuali ed è presente nella delibera consiliare relativa alla Parte Strutturale e in altre norme contenute nei documenti della variante generale”. L’assessore all’Urbanistica Rossella Cestini ha precisato che non si tratta di uno strumento urbanistico ma è previsto dal PRG. L’abbiamo inserito nelle linee di indirizzo e quindi possiamo utilizzarlo. Nella costruzione del piano operativo non dovevamo progettare niente di nuovo, essendo le aree oggetto possibile di concorso di idee già pianificate. L’utilizzeremo nella gestione però. Relativamente alla parte dei Molini Brighigna ad esempio, è possibile ricorrere a questa opzione per migliorare la qualità delle aree complesse. Per Piazza Burri non è possibile, essendo già stata definita dal Maestro”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, è intervenuto dicendo che “questo nuovo prg si attiene a tutte le normative innovative a livello europeo. E’ arrivato il momento di dare risposte certe a chi aspetta. Il suggerimento della mozione è più che pertinente”. Per Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “il problema non è se c’è ma se venga usato attingendo a personalità preparate. perché in questi anni non è mai stato utilizzato, rispetto alla mobilità, la zona industriale? Chiedo che l’Amministrazione ne tenga conto e non rimanga lettera morta”. Gaetano Zucchini, capogruppo del PD, si è detto molto “favorevole al concorso di idee che evita la personalizzazione delle progettualità. E’ presente sia nella legge che nelle norme attuative del nostre prg. Il dispositivo è congruente con la nostra posizione e quindi merita la massima attenzione”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha detto di “avere a cuore il concorso di idee anche in house. E’ uno strumento doveroso al quale fare ricorso. Sarà una sfida specialmente nel piano operativo, che progetta la città almeno di due decenni”. Morini ha chiuso il dibattito sottolineando come “ci siamo mole evenienze su cui è opportuno attivare lo strumento del concorso di idee soprattutto per Piazza Burri, perché diventi veramente un ingresso e non un tappo. La zona più ampia deve essere progettata contestualmente senza mettere in discussione la piazza disegnata dal Maestro”.

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