Foligno, Umbra Cuscinetti, cambiano gli assetti: Beatrice Baldaccini vola negli Usa e il prof Oadoardi va alle risorse umane

FOLIGNO – Dopo l’acquisizione dell’Azienda Thomson Aerospace & Defence negli Stati Uniti d’America che produce componentistica meccanica di precisione per l’aeronautica civile e militare con sede a Saginaw, nel Michigan, da parte della multinazionale italiana UMBRAGROUP S.p.A., l’Amministratore Delegato Antonio Baldaccini delinea con chiarezza le strategie future per fronteggiare la nuova sfida anche nel quadro dell’Industria 4.0 ponendo attenzione alla valorizzazione del capitale umano. Beatrice Baldaccini, dopo 10 anni di Direzione nell’ambito delle Risorse Umane della Società, è stata nominata Presidente della Società Thomson Aerospace & Defence. Beatrice Baldaccini dichiara che “questa responsabilità oltreoceano rappresenta personalmente un riconoscimento dopo tanti anni dedicati professionalmente all’attenzione e valorizzazione delle persone che operano e vivono nella nostra Azienda, ma la colgo anche come una sfida in qualità di ambasciatrice per la diffusione della cultura e dei valori di UMBRAGROUP nel contesto americano. Bisogna credere nel valore delle persone dando supporto e opportunità in modo da favorire nelle persone un sentimento di valorizzazione e di partecipazione alla vita aziendale. Nella sua storia, UMBRAGROUP ha cercato di perseguire negli anni l’obiettivo di creare luoghi di lavoro dove la partecipazione e il coinvolgimento sono state le leve per creare le migliori relazioni. Quando facciamo il nostro lavoro con serenità e sentendoci apprezzati, diamo davvero il meglio di noi”. Antonio Baldaccini afferma che “l’attenzione alla gestione e valorizzazione delle risorse umane rappresenta la strategia vincente per sostenere i mutevoli cambiamenti che oggi le aziende si trovano a dover fronteggiare nell’ambito della Quarta Rivoluzione Industriale. Il nostro successo aziendale oggi non risiede soltanto nel continuo investimento in innovazione tecnologica ma anche nel delineare i migliori modelli di innovazione organizzativa e di leadership con forte attenzione alla crescita del capitale umano offrendo a tutti la possibilità di sviluppare competenze e professionalità necessarie per tracciare e governare l’innovazione. Per questi motivi ho voluto individuare una persona ad alta professionalità riconosciuta alla guida della Direzione Area Risorse Umane del Gruppo ovvero il prof. Carlo Odoardi dell’Università di Firenze. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di UMBRAGROUP Antonello Marcucci sostiene che “la scelta del prof. Carlo Odoardi, che nel panorama nazionale e internazionale rappresenta uno dei maggiori studiosi ed esperti sulle strategie organizzative e dei processi di leadership per la gestione e valorizzazione delle risorse umane nei contesti ad alta complessità e a forte orientamento d’innovazione, sarà per la nostra Azienda l’avvio di un’ennesima sfida nel definire processi e sperimentare piani di ricerca e sviluppo organizzativo al fine di delineare nuovi metodi e strumenti per potenziare le performance d’innovazione necessarie e che l’Industria 4.0 oggi richiede”. In questa prospettiva l’Amministratore Delegato Antonio Baldaccini sostiene che è “necessario integrare la ricerca e la trasferibilità di modelli e strumenti di misurazione ormai riconosciuti dalla Comunità scientifica anche nell’ambito dell’Area Risorse Umane che concorre strategicamente nel produrre innovazione. UMBRAGROUP rappresenta certamente un’azienda all’avanguardia e di riferimento anche per la valorizzazione del capitale umano e ha saputo investire in questi anni delineando una serie di strategie di sviluppo delle diverse professionalità necessarie per la crescita dell’Azienda in un settore ad alta tecnologia come quello dell’Aerospace. In questa prospettiva l’Azienda vuole contribuire alla trasferibilità di conoscenze e modelli di ricerca applicata nei contesti di lavoro non solo tecnologico, ma anche nell’ambito della crescita e valorizzazione delle risorse umane, rinforzando sempre più quella partnership tra il mondo della ricerca e il mondo delle imprese. E’ la prima volta che la trasferibilità della ricerca avviene anche attraverso la presenza e la responsabilità diretta in Azienda di un docente universitario al quale abbiamo affidato la Direzione dell’Area Risorse Umane del Gruppo. La finalità è di garantire la reale applicazione di modelli innovativi riconosciuti dalla Comunità scientifica internazionale per la gestione e la valorizzazione del capitale umano in relazione all’innovazione organizzativa e tecnologica integrata e di tradurre concretamente le azioni e le strategie necessarie al fine di gestire le innumerevoli trasformazioni che l’Industria 4.0 sta richiedendo con grandi sacrifici a tutte le aziende e a tutti i lavoratori”. Il prof. Carlo Odoardi si è laureato presso l’Università di Padova con il massimo dei voti per poi conseguire la specializzazione biennale in Relazioni industriali presso l’Università di Bologna e successivamente il Master in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni a Venezia e infine il Master in Management Pubblica Amministrazione presso la Scuola di Amministrazione a Roma. Ha ricoperto vari incarichi direzionali prima in Olivetti S.p.A. e poi come Dirigente della Pubblica Amministrazione in Regione Toscana. E’ stato Presidente della SIPLO (Società Italiana di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni). E’ professore universitario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni presso l’Università degli Studi di Firenze ed è titolare delle seguenti Cattedre di insegnamento: Psicologia dell’Imprenditorialità, dell’Innovazione e dei Sistemi integrati, Psicologia delle Innovazioni nelle Organizzazioni e Psicologia della Formazione. Ha ricevuto vari riconoscimenti a livello nazionale e internazionale tra cui il riconoscimento da parte della Comunità Europea-Fondo Sociale Europeo in qualità di Dirigente della Pubblica Amministrazione in Regione Toscana per la “Migliore performance a livello nazionale nella gestione dei servizi pubblici per lo sviluppo delle imprese e delle politiche occupazionali” e il riconoscimento conferito dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa per la “Dedizione alla ricerca e trasferibilità di modelli e strumenti di innovazione nelle piccole e medie imprese”. Dal 2010 al 2018 è stato Direttore scientifico di due Laboratori internazionali di ricerca dell’Università di Firenze insieme ad altre Università europee ed extra-europa sui temi dell’Imprenditorialità e Innovazione organizzativa e tecnologica rispettivamente e in partnership con Confindustria Regione Toscana (Laboratorio di ricerca Human Resource – Development Center Innovation and Creativity System per la Valorizzazione delle Risorse Umane) e con CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa)-Ecipa Nazionale (Laboratorio di ricerca per l’Imprenditorialità: innovazione per la crescita e la valorizzazione delle risorse umane nelle micro, piccole e medie imprese). Attualmente è Direttore scientifico del Laboratorio di ricerca internazionale Strategic Human Resource Management per l’Innovazione dell’Università di Firenze in partnership con lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Italiana. Ha al suo attivo una produzione scientifica di oltre 150 lavori presentati a vari Congressi anche a carattere internazionale e pubblicati sulle principali riviste scientifiche di settore a livello nazionale e internazionale nei seguenti campi di ricerca e sviluppo: Innovation Management in organizzazioni complesse; Strategic Human Resource Management per l’Innovazione; Misurazione e valutazione della performance d’innovazione nelle organizzazioni; Processi d’imprenditorialità e creazione di impresa; Sviluppo modelli per la formazione continua nelle organizzazioni ad alta complessità; Modelli di leadership per l’innovazione e l’imprenditorialità. “Ritengo che la sfida oggi per le aziende piccole, medie o grandi che siano e che vogliono essere competitive a livello internazionale” afferma il prof. Odoardi “risiede in una serie di fattori, ma certamente due fattori sono prevalentemente strategici e integrati tra loro. Il primo fattore è avere coraggio di sperimentare nuovi modelli manageriali e di leadership integrati per l’innovazione. Valorizzare i propri collaboratori, celebrare con loro i successi, sostenere e sviluppare il potenziale di apprendimento delle persone riflettendo anche sull’errore o sugli insuccessi per attivare nuovi processi di apprendimento e di innovazione sono le nuove leve sulle quali costruire una Comunità professionale aziendale. Le persone devono essere sollecitate a lavorare in team e devono avere la possibilità di contribuire a sviluppare qualsiasi progetto di miglioramento o d’innovazione, purché venga condiviso con il management e portato a termine coinvolgendo i colleghi in una strategia di contaminazione e scambio continuo di esperienze. Questo deve avvenire attraverso la creazione formale e riconosciuto di network orientati ad un apprendimento continuo. Da questi eventi emergono spesso nuove idee, soluzioni e progetti sui quali poter far nascere nuovi prodotti o servizi e rendere protagonisti chiunque voglia contribuire allo sviluppo dell’organizzazione e della propria professionalità nel realizzare progetti e obiettivi sfidanti. Il secondo fattore è rappresentato dall’internazionalizzazione delle imprese che si realizza attraverso la capacità del management di prospettare una visione di orizzonti più lunghi uscendo dalla logica giorno per giorno e centrati solo sul quotidiano ma entrare in una matrice strategica e di anticipazione per far fronte alle continue metamorfosi del mercato globale e questo risultato lo si ottiene soprattutto dedicando un forte investimento sul primo fattore.” Il prof. Odoardi sostiene che “per realizzare il vero cambiamento, che la Quarta Rivoluzione Industriale richiede al mondo aziendale, occorre riposizionare la visione del management aziendale che deve necessariamente ripensare la propria missione entrando in una nuova logica ovvero attivare modelli e processi di leadership orientati a saper guidare, supportare e valorizzare le persone nei contesti di lavoro. La leadership nelle organizzazioni richiede a chi la esercita di vivere a stretto contatto con i propri collaboratori, e si adoperano per risolverne gli impedimenti e creare luoghi di lavoro sfidanti e performanti dove le persone hanno la possibilità di sperimentare elementi di autonomia lavorativa e relativo sentimento di responsabilità organizzativa diffusa. Sono leader, questi, che si rendono quasi invisibili, responsabilizzano le persone, le aiutano e supportano quando occorre, e non smettono mai di essere agenti del cambiamento e di crescita per l’azienda e le persone e sono a servizio di tutti coloro che concorrono alla creazione del valore e del successo aziendale. Tutti coloro che operano nelle aziende devono sentirsi cittadini attivi dell’organizzazione e inseriti in un sistema culturale e valoriale basato anche sulla responsabilità sociale”.

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