Norcia, commercianti sul piede di guerra: centro storico abbandonato. Scelte sbagliate dopo il terremoto, Alemanno sotto accusa

NORCIA – Norcia si è risvegliata tappezzata con un invito: “Si comunica che lunedì 27 novembre 2017, alle ore 18:30, presso il Comune di Norcia (C.O.C.) si terrà una riunione tra tutte le attività dentro le mura di Norcia e l’Amministrazione comunale per cercare di risolvere le problematiche dovute all’abbandono del Centro Storico a seguito delle scelte errate fatte dopo gli eventi sismici del 2016”.

All’inizio si è pensato ad uno scherzo di un buontempone ma poi è emersa la verità: a Norcia anche i commercianti ormai criticano apertamente l’Amministrazione comunale e le scelte fatte dal sindaco Nicola Alemanno subito dopo gli eventi sismici del 2016. Scelte che hanno di fatto svuotato il centro storico e snaturato l’identità della città e, purtroppo, hanno fatto perdere anche buona parte dei cittadini ancora ‘sparpagliati’ in Umbria e in altre regioni.

Scelte che il sindaco di Norcia ha voluto prendere da solo o consigliato da persone che non vivono e non conoscono il territorio. Scelte che Alemanno ha preso alla fine da solo ripetendo all’infinito che tutto andava bene, che non c’erano ritardi, anche se, a dire il vero, gli altri sindaci della Valnerina avevano più volte denunciato i ritardi e le carenze negli interventi post sismici.

Alemanno, invece, solo contro tutti, ha continuato a difendere scelte indifendibili. Ora però è arrivato il secondo inverno e questo sarà durissimo perché Norcia è sola, con pochi abitanti, con il territorio devastato dal sisma, con la ricostruzione che non parte, con macerie ancora messe bene in evidenza, con un turismo quasi nullo rispetto al passato.

norciaOrmai il danno è stato fatto, prima dalla natura e poi dall’uomo, con scelte avventate che non hanno tenuto conto degli effetti ‘domino’ che si sarebbero creati su un territorio di per sé già fragile. Gli effetti di quelle scelte – che alcuni hanno provato a criticare da subito ma non sono stati ascoltati – stanno cominciando ad evidenziarsi: la città che si vuole far credere vitale in realtà è cristallizzata, ferma, e a fatica sopravvive.

In verità, in questi ultimi giorni, si assiste ad una retromarcia del sindaco Alemanno che, dopo un anno di ‘tutto va bene’, paradossalmente ha cambiato opinione. Come mai? Perché è costretto a prendere atto dei gravi ritardi e carenze che dipendono in gran parte da lui? Forse dal centro destra lo stanno sgridando? O forse, come alcuni dicono, lo vogliono anche candidare alle prossime politiche?

Forse per il sindaco Alemanno criticare se stesso è un po’ paradossale ma si sa, certe volte, la politica è creativa e sarà davvero difficile, senza un cambio di passo, far sì che Norcia torni ad essere la città trainante della Valnerina e protagonista del comprensorio. In altre parole se Norcia non riuscirà a reagire, se non riuscirà ad uscire dall’isolamento in cui si è cacciata con le sue mani, anche il resto della Valnerina ne risentirà nei prossimi anni.

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