Questionario omofobia, scintille Fdi – Lega: “Siamo stati noi a bloccare il provvedimento”

PERUGIA – Il questionario sull’omofobia offre un assist al centrodestra per scagliarsi contro la maggioranza, ma crea anche qualche fattura, soprattutto tra Fdi e Lega. I primi, con Zaffini e Prisco, sollecitano il ministro con una interrogazione e la Lega mette i paletti: “Merito nostro il blocco”.

“La segnalazione al nostro Ministro Marco Bussetti con la richiesta urgente di bloccare i questionari progender è partita dalla Lega Umbria,  in particolare dal Sen. Simone PILLON che, insieme ai Consiglieri  Regionali Valerio MANCINI ed Emanuele FIORINI, aveva fin da subito seguito la vicenda della controversa Legge Regionale sulla lotta alla
discriminazione di genere e del Protocollo d’intesa ad esso collegata”.  Così i parlamentari e i Consiglieri Regionali della Lega Umbria rispondono al comunicato di Fratelli d’Italia che rivendica il merito dello stop. “Per la quarta volta in poche settimane Fratelli d’Italia si giova dei risultati conseguiti dal Governo cercando di appropriarsi di
meriti non suoi: prima con il salvataggio dei finanziamenti dei progetti legati al “Bando Periferie”, ottenuto grazie ad una mozione presentata dai Senatori Luca BRIZIARELLI e Donatella TESEI, e alla quale i parlamentari di Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno addirittura votato contro, poi per l’anticipazione degli investimenti sulla sicurezza, l’arrivo di rinforzi e la realizzazione di un presidio a Fontivegge fatta dal sottosegretario Stefano CANDIANI durante la visita effettuata in Umbria su richiesta dell’On. Virginio CAPARVI e ancora sulla necessità di interventi in favore della polizia penitenziaria per
gli istituiti umbri per la quale l’On.Riccardo MARCHETTI aveva richiesto la visita del Sottosegretario alla giustizia Jacopo MORRONE. E’ proprio vero che il mondo si divide tra chi fa e chi tenta di prendersene il merito. Noi vogliamo continuare ad appartenere alla prima categoria, mentre, a giudicare dal tenore dei loro comunicati, gli esponenti di Fratelli d’Italia no. Siamo certi che i cittadini, come già fatto lo scorso marzo, sapranno distinguere tra chi fa annunci sui social e comunicati ad effetto e chi preferisce quel lavoro costante e continuo sul territorio e a Roma che la Lega ha svolto e continuerà a
svolgere.

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