Spoleto, terremoto alla Credito e Servizi: bocciati i bilanci, sfiduciato il Cda e azione di responsabilità contro i commissari. Torna Antonini sulla scena e vince

Un vero e proprio terremoto si e’ abbattuto su cio’ che resta della Spoleto Credito e Servizi. Torna prepotentemente a galla l’ex Presidente Giovannino Antonini che prende in mano l’Assemblea dei soci e sfiducia il Consiglio di Amministrazione. Al teatro Nuovo c’e’ stato il ribaltone, con il Presidente della credito e servizi avv. Massimo Marcucci costretto a prendere atto di non avere piu’ dalla sua parte la maggioranza dei soci. I bilanci 2014 (- 7,3 milioni) e 2015 (- 1,8 milioni) sono stati bocciati dalla maggioranza dei soci. Una bocciatura pesante con conseguenze ad oggi imprevedibili, sicuramente complicate e pericolose per la cooperativa della ex Bps. La botta finale e’ arrivata con il voto a larghissima maggioranza che avvia l’azione di responsabilita’ nei confronti dei commissari di Banca d’Italia. Contro di loro si parte con una causa legale in quanto ritenuti responsabili di atti gravi che avrebbero condizionato il futuro della Scs. Alla fine il vecchio Giovannino Antonini mette a segno il terzo colpo della giornata: con 219 preferenze su 256 votanti elegge i tre consiglieri del cda Rosanna Mazzoni, Walter De Fusco e Stefano Di Fonzo. La terna proposta dal Presidente Marcucci e dall’attuale cda si ferma ad appena trenta voti, con quattro schede nulle e tre bianche. Contestato e fischiato il Presidente del Collegio dei Revisori Andrea Nasini quando ha provato a presentare la relazione che accompagnava i bilanci, ovazione per gli interventi di Rosanna Mazzoni e Stefano Di Fonzo. Ha fatto una gran fatica il notaio Fabio Di Russo a tenere l’assemblea continuamente interrotta dai presenti. Un clima da regolamento dei conti con una tensione che poche altre volte si e’ vista. Il Presidente Marcucci ci ha provato a rivendicare i risultati positivi di questi due anni , ricordando i disastri ereditati dalle precedenti gestioni. L’ assemblea non ha sentito ragioni bocciando tutto e tutti. Ora incombe un grande rischio anche perche’ sulla cooperativa Scs pende una procedura di concordato preventivo. La macata approvazione dei bilanci puo’ avere conseguenze rilevanti con un Cda ormai completamente delegittimato. In attesa della prossima assemblea, sono in molti che guardano verso Roma direzione Banca d’Italia. A questo punto nulla sembra piu’ scontato.

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